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case nostre, e di vedere presentemente Religioso, che nella Compagnia si fosse si scambievole unione fra tutti anche di diversisime Nationi senzza minimo di arrenza tra domestici e furastieri. Ne finiva di commendare la mesa perfetamente commune per la quale diceva che essendo ciascuno proveduto di tutto il bisognevole in Fessa, e favori; sano o di infermo non haveva bisogno de pur di impiegar un pensiero nel provedimento proprio; mà che poteva liberamente impiegarsi tutto in servitio di Dio, e de prossimi, e nell'acquisto della propria perfetione per mezzo dell'esecitio delle vere or virtù delle quali si fà