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Madrid,5 octobre 1619. L'�veque d'Amelia � Bellarmin. ? -

4658 ^

/ Ill/mo e p/mo Sig/re e P'rone mio col/mo Conforme all'ordine di N.S/re significatomi con la lettera di V.S.Ill/ma de'27 d'Agosto, h� con la secretezza e circospettione prescrittami, presa diligente e fedele informatione circa li capi ifcontenuti nella detta lettera di V.S.Ilf/ma et nel memoriale inser to,in materia della dispensa pretesa da Don Francesco Ciaccone Ar cidiacono di Toledo, per poter'accasarsi con la Sig/ra Donna Fran cesca Enriquez. Et in quanto al primo, se il detto Don Francesco sia stato sfor zi zato ad ordinarsi di subdiacono, dico che da una informatione giu- ditiale che ad instanza del medesimo Don Francesco fh fatta aggior ni passati innznzi al mio tribunale, consta ch'egli habbia havuto sempre eversione dallo stato clericale; et che centra sua volont� et da mete reverentiale sia stato indotto ad ordinarsi, per non /y*contravenire all'espressa e determinata volont� de'suoi parenti et del S/r Card/le suo zio. Quanto al 2�, se si possano temere gli scandali et inconvenien ti che il detto Don Francesco rappresenta, per la diffamatione che suppone essere seguita per la corrispondenza tenuta con la sodet,^ta Sig/ra Donna Francesca, si depone nella sopradetta informatio ne giuditiale,essere cosa publica e divulgata in pi� luoghi, eh' egli trattava d'accasarsi con la detta Signora, et che per questo li suoi parenti la levarono fuora del monasterio; di modo che non concludendosi tal'accasamento, ne fosse per seguire scandalo ^^^e nota nella buona opinione e fama di essa Sig/ra et pericolo an co di non potersi dopoi maritare con altri convenevolmente al suo stato. Ma sopra di questo punto essendomi io pi� essattamente informato da due Signori de'primi di questa Corte di grande inte grit� et dignissimi di fede, m'hanno detto che stante la consuetudine qui tanto introdotta del corteggiar le Dame, non si possa effettivamente dubitare di scandalo non seguendo questo matrimo-