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nio, nè meno di alcuna nota nell'honore della detta Signora, perche dicono che se ci fnsse stato un minimo reo in tal materia, non sarebbe in modo alcuno stata ricevuta alli servitii della Ser.ma Principessa.
Circa il 3°, se sia vero che Donna Francesca entrò in un Monasterio per farsi monaca, et ch'egli la fece mutar pensiero, et che ad instanza e persuasione di esso ella ne sia uscita, io non hò potuto haverne certa notitia; solo nella sopr'allegata informatione giuditiale si asserisce che per causa della trattatione dell'accasamento li suoi parenti la cavassero fuori del Monasterio
Intorno al 4° et ultimo, degl'effetti che fossero per risultare dalla dispensa quando si concedesse, mi hanno affemrmato seria mente li sopr'accennati Signori, che universalmente sarebbe mal'intesa e potrebbe cagionare scandali e male conseguenze per l'essempio: tanto più non concorrendo necessità di suscitar prole per la successione nella famiglia di esso D.Francesco, havendo un suo fratello giovane nuovamente ammogliato et che può haver figlioli, oltre un'altro fratello minore di spada e cappa habile à pigliar moglie: et che nell'essempio di Don Rodrigo di Mendoza allegato da Don Francesco ci era la causa, perche mancava la descendenza nella sua casa. Questo è quanto hò potuto penetrare in tal mate ria. Et per fine riverentissime bascio à V.S. Ill.ma le mani: Di Madrid li 5 d'ottobre 1619.
Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
Devotissimo et oblig.mo servitore et hum.a
creat.ra
Francesco Patriarca di Gerusalem, Vescovo d'Amelia.