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6 decemb.1608.Bell.� son fr�re.(3Uite�)

814

/ gridano; ma io non credo che possano legare le mani al Papa, che non

possa mutare un'obligo da una persona ad un'altra, senza danno di

nessuno. Pero si veda de iure,et chi ha il torto l'habbia.

Il Padre Generale � risoluto che la casa de'Salimbeni si dia ,^"per il monasterio di S18 . Chiara, et ha facult� di alienare, senza

ricorrere per breve alla Sedia Apostolica. Il modo l'ha rimesso �

me; per� bisogna che m'informi da periti come si possa fare canoni

camente. Quel modo ohe proponeva il Sig^ Giovanni Andrea Ricci di

dare la casa ad infit^^

con ricevere una ricognitione di un per

cento, il p.Generale dice che � prohibito alla Compagnia, perche

questo � troppo enorme alienatione. Ma quando volesse il monasterio

comprare la casa per giusto prezzo, se non havesse denari pronti,

potria fondarsi un censo sopra l'istessa casa, et ci contentaremo

di sei per cento; et questo sia detto per modo di discorso, perche,

/^svisando loro il modo che gli pare � proposito, io lo consulter� con

i periti, et ci accorderemo. Ma ci vorr� del buono ad accordar le

monache, le quali mi scrivono risolutamente di non voler venir den

tro, allegando che non hanno il modo di fabricare nuovo monasterio,

et che l'aria di dentro � sottilissima et non ci � acqua et altre

simili cose. Io gli risponder� che se non si risolveranno di venir

dentro, gli prohibir� il vestire, et cos� il monasterio finir� in

loro, oltre che potrebbero essere in pericolo che gli caschi adesso

la casa.

Le cose che manda la Sig^^ Francesca non le ho ancora

viste; credo saranno buone et la ringratio et saluto con tutti gl'

^^"altri di casa. Di Roma li 6 di decembre 1608. aisx da aztitzx

fratello aff^� di V.S.

Il Card. Bellarmino.

Lettere originali.