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Idrogone sieno state messe in instato da non potere più
rimanere in quelle profondità - come l'ho accennato
sopra. L'idrogene poi farà la sua salita, ed in conseguenza
dei getti e prendendo seco altri vapori metallici
in grande altezze, questi rafreddati ricascerano.
Le masse ricascanti si raccoglierano in quel
pozzo che da parecchi giorni si è formato nel centro
della macchia, ed allora quella comincierà ad essere
visibile come macchia. Potrà essere, e probabilmente
anche è così che in quel pozzo già prima si sono raccolte
dei vapori preesistenti nella cromosfera, ed allora
la macchia apparira già prima, ma sempre credo
che il movimento primario sia nella macchia. E
questo mi pare più probabile anche per questo, perchè
per formare le macchie ci vuole un qualche fatto
accidentale il quale però si trovi molti ordinario
sul sole. Un tal fatto sarebbe bene qual rafreddamento
delle parte più alte della fotosfera o dell'atmosfera,
il quale è necessaria conseguenza del raggiamento
solare. Ma se i getti fossero la cosa primaria, si dovrebbe
cercare quel fatto accidentale nel inferno del sole.
E là sarebbe difficile à trovarlo, perchè al contrario
là tutto dovrebbe col lungo stare tendere ad uno
stato di equilibrio, non essendo nessun'impulso
di fuori e nessuna cosa che produca un cambiamento
o scossa. E'vero che quel raffreddamento è così
essenziale al sole che in se non può essere chiamato accidentale,
e sembra che conseguentemente secondo quella teoria le macchie
dovrebbero essere un fenomeno molto più commune e quasi
continuo su tutto il sole. Ma non è cosi. Universale e continuo
sarà un processo simile cioè che caschino masse
raffreddati, e che questi formino piccoli pozzi, e anche che in
questi si raccoglino vapori più densi. Ma non è necessario che