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si formino macchie grandi, anzi saranno questo quei pori
che appariscono su tutto il sole. E queste masse discendenti
piccole non formerano getti e protuberanze ma solo per
la loro pressione aerodinamica piccoli sollevamenti o
quasi sobollimenti, il che saranno quelli cosi detti fogli di
salice o grani di riso, i quali parimente sono continuamente
sul disco: solamente quando discendono masse grandi,
le quali debbono penetrare molto profondamente nel
sole finchè riacquistino il loro calore perduto,
allora seguono quelle agitazioni profonde che producono
facole e protuberanze e getti.
Ma come puo essere, che le masse raffreddate si raccolgano
prima in tanta copia, per poi cascare, e che non
caschino subito in piccole e continue quantità. Mi pare
che questa difficoltà si puo scioglere dicendo che queste
masse benchè raffreddate si trovano in uno stato di vero
equilibrio, che in un senso si può dire anche stabile.
Sono in un equilibrio labile in quel senso, che quando
hanno cominciato a cascare, si trovano a canto di altre
masse più espansivi e più leggeri, e quindi debbono
cascare sempre più, perchè se anche le masse circostanti
colle pressioni più forte aumentano di densità,
lo stesso vale a più forte ragione per le masse cadenti
stesse. Ma fin tanto che queste masse stanno in alto
e formano quasi uno strato sopra altri strati, sarano
sempre ancora un gaz più leggiero degli sottostanti,
a cagione della minore pressione che v'è nel'alto, benchè
sieno già molto raffreddato ed abbiano assolutamente
meno di forza espansiva; e quindi può dirsi che stanno
in equilibrio stabile - benchè non assolutamente.