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trà spaventi, e tremore, trà rabbia, e trà furore fugge fugge la vita, trionfa sol la morte, sì che maggior de vivi è il numero de morti; m'abbatto in questo mentre col fiero Rè, che dalla bocca e gli hocchi dalle sbarrate nari <sic>novo</sic> etna e Mongibello sbuffa di fiamme un globo, à singular tensone lo chiamo, e lo diffido, non ricusa l'invito, dò di mano alla spada, giro la punta al petto e posto in guardia il suo venir attendo, viene egli impetuoso, e trabalzando un colpo la mia spada trabalza, et io di nuovo la punta arresto, e lo percoto di fronte, vede scorrer il sangue, e pien di rabbia alza la voce e grida, ah traditore, appressa i colpi, e à pena spedisce l'un, e avventa l'altro, e sembra <gap/> la voce, e fulmine lo stocco, mi fò schermo col scudo, e miro in parte, ove ferire lo posso fingo tirarli in faccia et egli corre à ripapar il colpo, io stringo al seno con empito la spada, e à terra il caccio, parve che un alto monte al suo cader cadesse, e in un momento m'avvento adosso à quella mole, el capo tronco
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trà spaventi, e tremore, trà rabbia, e trà furore fugge fugge la vita, trionfa sol la morte, sì che maggior de vivi è il numero de morti; m'abbatto in questo mentre col fiero Rè, che dalla bocca e gli hocchi dalle sbarrate nari <sic>novo</sic> etna e Mongibello sbuffa di fiamme un globo, à singular tensone lo chiamo, e lo diffido, non ricusa l'invito, dò di mano alla spada, giro la punta al petto e posto in guardia il suo venir attendo, viene egli impetuoso, e trabalzando un colpo la mia spada trabalza, et io di nuovo la punta arresto, e lo percoto di fronte, vede scorrer il sangue, e pien di rabbia alza la voce e grida, ah traditore, appressa i colpi, e à pena spedisce l'un, e avventa l'altro, e sembra tuono la voce, e fulmine lo stocco, mi fò schermo col scudo, e miro in parte, ove ferire lo posso fingo tirarli in faccia et egli corre à ripapar il colpo, io stringo al seno con empito la spada, e à terra il caccio, parve che un alto monte al suo cader cadesse, e in un momento m'avvento adosso à quella mole, el capo tronco

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trà spaventi, e tremore, trà rabbia, e trà furore fugge fugge la vita, trionfa sol la morte, sì che maggior de vivi è il numero de morti; m'abbatto in questo mentre col fiero Rè, che dalla bocca e gli hocchi dalle sbarrate nari novo etna e Mongibello sbuffa di fiamme un globo, à singular tensone lo chiamo, e lo diffido, non ricusa l'invito, dò di mano alla spada, giro la punta al petto e posto in guardia il suo venir attendo, viene egli impetuoso, e trabalzando un colpo la mia spada trabalza, et io di nuovo la punta arresto, e lo percoto di fronte, vede scorrer il sangue, e pien di rabbia alza la voce e grida, ah traditore, appressa i colpi, e à pena spedisce l'un, e avventa l'altro, e sembra tuono la voce, e fulmine lo stocco, mi fò schermo col scudo, e miro in parte, ove ferire lo posso fingo tirarli in faccia et egli corre à ripapar il colpo, io stringo al seno con empito la spada, e à terra il caccio, parve che un alto monte al suo cader cadesse, e in un momento m'avvento adosso à quella mole, el capo tronco