18 aept.1604.
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/ ben commune del monastero,e alle virt�,e buone qualit� delle per sone, e non facessero distintione di nobili,o ignobili. M� poi h� visto con molto mio disgusto, che non hanno avuto la mira ad alt ro,che alla nobilt�, dimostrando,che ancora � in loro lo spirito del mondo, e che non hanno imparato l'umilt� dello sposo celeste, e di qu� h� fatta un altra conseguenza, che se per sorte Iddio E chiamasse al paradiso,per punire li nostri peccati, le due reverener de ^adri e signore, ohe bora vi governano, e voi haveste autorit� eleggere l'Abbadessa, pi� presto elegereste una nobile vitiosa,che una ignobile santa, e pure potete considerare, che dalle nobili � venuta la rovina del vostro monastero, e di quello di sta Maria; e che quello del ules�, dove entrano l'arteggiane si � mantenuto con pi� onore. E se la soavissima Vergine fusse hoggi in terra, e volesse farsi monaca, perch� fu sposa di un rnanu^^^^^/ , non haveria luogo secondo le vostre usanze, se non fr� le monache del uies�: et di qui potete conoscere quanto sarete in gratia della Reggina del cielo, e del suo sancissimo figliuolo, se persevererete in questo spirito di vanit�. bora io sono risoluto, che � vero questo monastero con il ve- ^^7 ro spirito religioso, che � spirito di umilt� e carit�, camini, � che si stia, come stava senza vestir monache. Mi contento bene, che in questo monastero siano pi� le nobili,che le altre, se vor ranno entrarvi, mi contento ancora, che si riceva pi� presto una cittadina honorata, che una pi� vile, quando siano uguali nell'al' tre cose; et finalmente mi contento, che nell'elettione � diversi officii s'habbia riguardo al sangue,� nascimento, quando sono pari all'altro in virt�,et altri requisiti. M� non posso, n� devo com portare, che alcuna sia in tutto esclusa dal ricevere l'habito,� dalla professione,� dalla dignit� per mancamento solo di sangue, havendo tutte l'altre qualit�,che si ricercano, e se talvolta si sono ricevute in monasterii nobili persone vilissime, perch� hanno
