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ben comune del monastero, e alle virtù,e buone qualità delle persone, e non facessero distinzione di nobili, o ignobili. Ma poi ho visto con molto mio disgusto, che non hanno avuto la mira ad altro, che alla nobiltà, dimostrando, che ancora è in loro lo spirito del mondo, e che non hanno imparato l'umiltà dello sposo celeste, e di qua ho fatta un'altra conseguenza, che se per sorte Iddio chiamasse al paradiso, per punire li nostri peccati, le due reverende Madri e signore, Che ora vi governano, e voi avreste autorità eleggere la badessa, più presto eleggereste una nobile viziosa, che una ignobile santa, e pure potete considerare, che dalle nobili è venuta la rovina del vostro monastero, e di quello di S.ta Maria; e che quello del Gesù, dove entrano le artigiane si è mantenuto con più onore. E se la Beatissima Vergine fosse oggi in terra, e volesse farsi monaca, perchè fu sposa di un manuese, non averia luogo secondo le vostre usanze, se non fra le monache del Gesù: e di qui potete conoscere quanto sarete in grazia della Regina del cielo, e del suo santissimo figliolo, se persevererete in questo spirito di vanità.
Ora io sono risoluto, che o vero questo monastero con il vero spirito religioso, che è spirito di umiltà e carità, cammini, 0 che si stia, come stava senza vestir monache. Mi contento bene, che in questo monastero siano più le nobili, che le altre, se vorranno entrarvi, mi contento ancora, che si riceva più presto una cittadina onorata, che una più vile, quando siano uguali nell'altre cose; e finalmente mi contento, che nell'elezione a diversi offici si abbia riguardo al sangue, o nascimento, quando sono pari all'altro in virtù, e altri requisiti. Ma non posso, ne devo comportare, che alcuna sia in tutto esclusa dal ricevere l'abito, o dalla professione, o dalla dignità per mancamento solo di sangue, avendo tutte l'altre qualità, che si ricercano, e se talvolta si sono ricevute in monasteri nobili persone vilissime, perchè hanno
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