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Capone, 21 aout 1603.

Bellarmin � son fr�re Thomas.

/ Molto 111r@ Sigr Fratello. Ho due lettere vostre. A quella dell'heredit� del Sal�mbeni non ho che dirgli, se non che se li pa dri della Compagnia vorranno attendere al negotio, mi servir� del la lettera. jT Quanto all'altra lettera, rimetto � V. S. il comprar � no la casa di m Cosimo, ma con il prezzo giusto. Del comprare stabili , pio pensavo che fusse meglio haver luoghi di monti non vacabili in Roma, che senza fatiga et spesa danno sei per cento, che compra re campi, i quali rendano manco et vogliano gran fatiga et spesa. Tutta via in questo mi rimetto alla vostra esperienza. Per questo anno non mi � possibile dare gran quantit� di denari, perche attendo� � pagar i debiti, et � Natale saranno pagati tutti; l'agosto che viene potr� darvi un migliano � due di scudi, et potrete met terli in monti � comprar stabili. In questo mezo se volete vendere /y' li nove luoghi de monti che sono in Roma et fanno mille et otto scudi, et comprarne qualche buon campo da grano, me ne contento; ma ben vi consiglio � vender il vostro offitio vacabile et metter lo in cosa stabile. Angelo non sta bene in Roma, et vi fa grossissima spesa, et lo studio di logica non gli � riuscito. Ho scritto che si elegga Napoli � Perugia � Pisa, ma Napoli credo sia meglio perche � buon' aria et i Toscani vi stanno bene ordinariamente, et vi sono buoni lettori di legge,et potr� star in casa di qualche gentil'huomo Se nese, che in Napoli ve ne sono di buoni e nostri amici, et forse la vicinit� nostra et l'ochio de padri della Compagnia gli far� at tender con pi� diligenza. Gli scrissi l'altro giorno che gl'havevo dato dugento scudi d'oro in oro di pensione, i quali erano sover chi per lui solo, et che volevo che ne facesse parte � V. S. ,per che, se havesse potuto dar pensioni � V. S. � � suoi figlioli, non harei usato con lui tanta liberalit�. Mi ha risposto che lo fa-