24 sept.(19. Zachar�e da Sal.� Bell.(fin, et minute de r�ponse)4655^ /questo giudicio, poich� io ricevo per buone et legitime le censu
re sue. Et se altro V.S.Ill/ma richiede da me in sodisfattione J/Jlf del mio fallo, me l'accenni, che ogni cosa far� acio ella resti del tutto sodisfatta di me, che resto et rester� per sempre divo^ftissimo servitore a V.S.Ill/ma alla, quale faccio humilissima ri verenza, et prego dal Signore ogni perfetto bene.
Da Milano di partenza per Torino li 24 settembre 1619. Di V.S.Ill/ma et Rev/ma
Servitore humilissimo Fr.Zaccaria da Saluzzo Capuccino.
/ Se ne parli con il Cardinal Mellino/ Si risponda che resto confuso della molta humilt� sua et della troppo grande opinione che ha di me et del padre Commissario. Quanto poi all'accommodare le cose da noi ^notate, non tocca � noi,che siamo parte, ma alla /^Tsacra congregatione,che � giudice. Ho bene anteposto alla sacra congregatione che sar� bene che non siamo noi li censori, ma qual che altra persona fuora della congregatione etc.
Arch.Vatic.Gesuiti 17 fol.298-299. Lettre orig. Minute autogr.
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