17 aout 1618.Longobardi � Bell, (fin: et minute de la r�ponse)4531
/ che se ci aggiunga de pi� alcun altro d� della settimana, non po
tendosi bavere per ogni giorno, accio tanto maggiormente possano
concorrere carit�. Anzi si spera far'un'conservatorio per le pove
re figliole disperse di questa citt�, che come sono uscite dall'
^"Annunciata et entrano nel settimo anno, perdono il lor'honore;
et permetter� Nostro Signore che li morti diano da magnare alli
vivi. Io me son mosso a supplicare V.S.Ill/ma di questo segnalato
favore, per haver visto un trattato di V.S.Ill/ma, fatto delli
gemiti della palomba dove have essagerato tanto che si faccia be-
^ n e a morti, assicurando V.S.Ill/ma che in tutte le messe et ora-
tioni che si faranno in detta chiesa ci toner� continuamente la
sua parte et a V.S.Ill/ma fo mille reverenze, et per questa espe-
ditione venera a sollicitarla il presente S/r Giov.Francesco Pa-
pelli mio parente.
/y^Di Saiermo li 17 d'agosto 1618.
Di V.S.Ill/ma et R/ma
oblig/mo Servitore
Horatio Longobardi
All'Ill/mo et Rev/mo S/r mio padron colend/mo il S/r Cardenal
! Buon Arminio
(cachet)
Roma.
Si risponda che ho considerato quanto V.S. mi propone, et sa pendo che N.S. non vorria slargare pi� la mano in materia d'in dulgenze per li morti, non ho hauto ardire di parlargli, ne io ne vorrei con le mie preghiere essere autore che si facesse centra il concilio di Trento che dice nel decreto De Indulgentiis: Cupit ^^Sancta Synodus moderationem adhiberi in indulgentiis iuxta veterem et probatam in Ecclesia consuetudinem, et mette alla margine i lu oghi de'canoni degni da esser letti. Arch.Vatic.Gesuiti 17 fo.71-72. Orig. Minute autogr.