Rome,13 octobre 1612. Bellarmin au Pape Paul V.
/ Beatissimo Padre
In questo mio ritiramento, avendo con qualche diligentia con
siderato i quattro novissimi et la vita et passione di Nostro Sig
nore Christo Giesu, et in particulare i miei peccati di tutta la
jT vita, ho trovato fra gl'altri mancamenti miei un timor vano,che ho semprwe bevuto di non offendere la St & V . ^ ^^e gl'havesse rappresen tato quello che mi occorreva intorno al ben commune di Santa Chie
sa. Et considerando l'essempio di S.Ambrosio, che con somma liber
t� svisava l'imperatori, et di S.Bernardo, che con simile libert�
scriveva � Papa Eugenio terzo, et,per lassare gl'altri, di Pietro
di Soto, che scrisse quella bella epistola � Papa Pio quarto, qua-
le una volta io mostrai alla St� V.
ho preso ardire di mandar
gli l'incluso foglio, perche vedo che pu� giovare, et non nuocere,
essendo questa una scrittura secreta, quale nessuno ha vista, et
/ r la S^^ V. la pu� stracciare et brusciare, se gli pare che non sia
� proposito. Di quaeto solo la supplico, che mi creda che io ho
sempre amata la persona sua dal principio che cominciai � conos
cerla, et gl'ho desiderato et desidero somma felicit�, non solo in
questa vita, che passa come un'ombra, ma molto piu nell'altra,che
� eterna. Et con questo fine m'inchino alli suoi santi piedi, baci
andoli con ogni humilt� et reverenza. Dal novitiato di S.Andrea,
li 1 3 d'ottobre 1612.
Di V.S^^ devotissimo,humilissimo et obligatissimo servo
R.Card.Bellarmino.
Alla
di Nro Sig^^.
(restes de cach)
Arch.Vatic.^44^^^ Borghese 11,78 fol.99. Origin. autogr. fol.100-101. Oonsiderationes quatuor ex concilio Tridentino Sess.23. 24 et 25 (autogr.) fol.102 R�ponses de Paul V.