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f. 33v


mi pareva che non ci è creatura che stava tanto
appandonta quanto era io. Finalmente
fra tanto pianto, et parole affetuose verso
Dio e Maria, mi venne una certa allegrezza
insplicabile che diventato il mio cuore quasi
un paradiso terrestre che non poteca capir
più di tal consolatione et infammatione
d'amore verso Dio, mi pareva finalmente
che tutti li miei capelli tanto della testa
come del corpo aggricciati per una certa
reverenza verso Dio, all'hora veddi un
bambino d'estrema bellezza à pena nato
gettatosi nel mio collo il quale mi fece
molte carezze e poi sparì
al certo se havessi havuto all'hora il
dominio del universo; insieme con il gaudio
che mai può esser in questa vita, nulla
sono à rispetto de quello che hebbi in quel gior-
no per pura carità e misericordia di Dio
mi pare che hò notato in altro luogo la visita
anche che hebbi nella stessa notte di nata di