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Dio la coscienza se non fanno diligentemente questo lor officio, poiche si
vede quanto danno fanno alla chiesa, e Vergogna al seminario. Però è anco
necessario ch'il sopranumerario tenghi gl'occhi aperti, accio li scolari
faccino frutto, dandone spesso interamente ragguaglio à V???
Ma perche facendo in questo modo l'officio suo il Mastro di cappella, verrebbe
ad esser alquanto più aggravato, talvolta se gli potrebbe dar qualche
cosa in luogo di ricompensa, ò limosina. In oltre V? D.? potrebbe
il sopranumerario distramente insinuare à quelli che sanno più cantare, o
sono più fidati che procurino che gli altri di camera imparino sempre
qualche cosa di più cantando per mezzo loro essendo provato far esperienza
che molti fanno più frutto cantando in camera di quello che fanno
in sala in comune.
Grand'utilità apportarebbe all’uno, e l’altro canto il cantare il Vespro in
sala li giorni di Vacanza, ò nella Vigna come fa il collegio Germanico e le feste
quando non vanno à cantare fuori, si come prima si faceva, e in certi tempi dell’anno
cantare la compieta.
E buon anco d’haver riguardo, che quando si va a cantar il Vespro nessuno
resti in casa, accio li cantori non si lamentino d'haver loro solamente e sempre
il Travaglio, e gli altri restino in ricreazione.
Sopra tutto, bisogna ne lor di liberarsi in tutto, ò in parte di Cantori forastieri perche è gran
spesa, poco honor al seminario et à i preti? poco son grati, o quando bisognano
per qualche musica privata, non s'hanno in casa, e se ne patisce o con? modo?
e la disciplina del seminario non ne vien punto? aiutata, e finalmente rare volte tutti
stanno d’accordo fra se e con il Mastro di cappella.
Di più seria di bisogno ch'uno de nostri, il quale sapesse musica, se è possibile
havesse la cura che questi eserciti li facessero con fructo?, non per una scorza
e che questo avesse le regole conforme alle quali doveria indrizzar le cose
della musica, e tenessi conto che tutti quelli che debbono, si trovassero pronti
a detti? eserciti e notasse li mancamenti tanto nel cantare quanto nelli Costumi
rispetto, et obedienza che devono al Mastro di cappella, à luoghi, e tempi, in che saranno