Difference between revisions of "Monumenta Concilii Tridentini"
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Revision as of 18:14, 18 May 2025
Questa sezione sta sotto Monumenta rifacendosi ai progetti di edizione critica di documenti della collana gesuitica Monumenta Historica Societatis Iesu [MHSI).
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Il Fondo Concilio di Trento
Descrizione del Fondo
Il fondo è costituito da 135 codici manoscritti (8 metri lineari di scaffalatura, all'incirca 33.000 fogli) in forma libraria. I documenti raccolti da P. Terenzio Alciati e successivamente utilizzati da P. Sforza Pallavicino nei quali sono rintracciabili segni distintivi (lettere e segni apposti sul dorso ad indicare una sequenza ordinata), segni d'uso (manicule, segni ad inchiostro e a matita) e notazioni manoscritte sono 87.
Le segnature del Fondo consultabili in MANUS online includono tutti i documenti inerenti il Concilio di Trento.
La composizione del Fondo
La storia del Concilio di Trento sembra essere segnata dalla sua improbabilità. Il primo desiderio di scrivere una storia del Concilio lo si trova nell'edizione di Paolo Manuzio Canones, et decreta sacrosancti oecumenici, et generalis Concilii Tridentini sub Paulo 3., Iulio 3., et Pio 4., pontificibus max. Index dogmatum, & reformationes. Venetiis, 1564:Questa storia annunciata dal Manuzio, propediem ("tra poco"), non vide mai la luce.accipe summam rei, lector optime, quae ad salutem vehementer pertinet: universam vero Tridentini Concilii, trium Pontificum distinctam temporibus, historiam, eodem, cuius ad gloriam haec omnia diriguntur, iuvante Deo, propediem expecta..
Il tempo breve che si augurava Manuzio, ritmo proprio della tecnologia della stampa, entra in collisione con la quantità di documentazione prodotta in quasi vent'anni di concilio. Questa percezione del tempo implicò per i contemporanei dei problemi per l'elaborazione dei criteri di selezione riguardo la tipologia documentaria e il suo contenuto.
Fra le opere più importanti del fondo, si annoverano i seguenti codici: l'opera manoscritta incompleta di P. Terenzio Alciati SJ (1570-1651), corrispondente ai codici APUG 627, APUG 628, APUG 629, APUG 630 e APUG 631 del Fondo Concilio di Trento; i volumi a stampa di P. Sforza Pallavicino SJ (1607-1667), corrispondente alle collocazioni APUG 585 e APUG 586; i manoscritti della versione latina dell'opera del Pallavicino realizzata da P. Giovanni Battista Giattini, corrispondenti all'unità codicologica numero 5 della collocazione F.C. 1570/2.