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Kircher




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Trento


Kircherian Museum


Pseudo historia Concilii Tridentini refutata

Al signor Marchese Gianluca Durazzi, prima che l’Autore fosse Cardinale. Genova Il più forte stimolo ch'io abbia a desiderar quanto prima la promulgazione del mio fecondo Tomo, la quale avverrà fra due mesi, è l'onore ch'io gli preveggo dall'Ingegno sublime insieme, e cortese di V.S. Illustrissima.

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Pallavicino Istoria mista d'apologia, anzi più veramente una apologia mescolata d'istoria : Lettere dettate dal Card. Sforza Pallavicino di gloriosa memoria. Raccolte e dedicate alla Santità di N.S. Papa Clemente. Da Giambattista Galli Pavarelli Cremonese. Roma, Per Angelo Bernabò, 1668.

Al signor Marchese Gianluca Durazzi, prima che l’Autore fosse Cardinale. Genova Il più forte stimolo ch'io abbia a desiderar quanto prima la promulgazione del mio fecondo Tomo, la quale avverrà fra due mesi, è l'onore ch'io gli preveggo dall'Ingegno sublime insieme, e cortese di V.S. Illustrissima. L'opposizione ch'ella mi va significando, addolcita col miele dell'artificiosa sua discretezza; non mi giunge nuova, ma propensata assai prima ch'io dessi l'Opera in luce. Ed oltre allo scioglimento che V. S. Illustrissima ne apporta con breve ma profondo discorso; conviene osservar due cose. L'una, che l'Istoria non hà per fine di riferir puramente i fatti; il che la renderebbe un lavoro ignobile, e di leggier profitto alla sola curiosità umana ma d'infondere con l'instrumento di quelle relazioni, le regole della prudenza civile; e così d'insegnare le verità eterne ed universali, ed insieme esser maestra della vita.
Or queste regole non possono trarsi dai successi narrati con termini generali, e senza discender' alle minute circostanze; a ciascuna delle quali convien che abbia riguardo chi opera, e ciascuna delle quali non può meritare; che la deliberazione si varii. Onde, per mio avviso, quando più diletta, per così dire, al palato quell'esterno de’ successi che ha più dell'appetitoso e del saporito; altrettanto più nutrisce quel sugo interiore de' minuti particolari, il quale riesce quasi insensibile al gusto: al gusto, dico, delle persone mediocri, e che leggono per ricrearsi, non per discorrere. L'altra cosa degna d'osservazione si è, che la mia Istoria è mista d'Apologia; anzi più veramente è una Apologia mescolata d'Istoria: onde tutto ciò che giova o a rifiutar l'Aversario come ignaro, o bugiardo, o a dar credito a me di ben informato, o a migliorare il concetto presso i Lettori, di chi reggeva la Chiesa e maneggiava il Concilio; è tutto degno d'esser decritto in questa Opera, benché per altro non arrecasse piacere. Ed in somma, si ricordino gli oppositori quella bella Dottrina del Fracastoro: che in ciò è diversa la Poetica dalle altre Arti, le quali insegnano varie maniere di scrivere; che la Poetica ha per fine in quanto bello, e le altre non hanno il bello se non per mezzo; valendosene però a quella misura che conferisce ai loro fini. É qui riverisco V. S. Illustrissima: Roma il dì 2. di Giugno 1657.

Il concetto di verità nella società retorica è normativo, quindi deve persuadere; cioè, la vera conoscenza deve essere soggetta al codice morale.
D'altra parte, la dialettica, che è esemplificata nei Dialoghi di Platone, mira a convincere la persona con cui si dialoga. Nella dialettica non esiste un terzo che esercita una posizione, ma il compito consiste nel convincere l'interlocutore. L'obiettivo della dialettica è persuadere l'interlocutore del suo errore. Luhmann distingue la nozione di verità dalla scienza utilizzata dalla retorica; la prima consiste nell'opposizione verità/non verità e la seconda in verità/errore. Questa differenza è dovuta al fatto che la società retorica si basa sulla nozione di perfezione, quindi si deve raggiungere la verità perfetta. "Perfezione significa in linea di principio solo che si è raggiunto l'obiettivo della ricerca della verità, che si è raggiunto la sua fine e che si è rimasti nella quiete.. [. 7,] Un concetto di perfezione della verità doveva considerare la non verità come un difetto, e non come un mezzo tecnico per la cognizione o come un valore riflessivo. Prima di Cartesio, non era prevista una chiara differenza tra verità e verità. Non è stato dato alcun effetto di soddisfazione alla determinazione della non verità. La critica non poteva essere praticata da sola. Mentre si trattava di raggiungere la quiete della ricerca della conoscenza raggiungendo la verità:d, la verità non poteva solo segnalare che questo obiettivo non era stato raggiunto · N1klas Luhmann, La scienza della ... ; op. cit., pp. 154-5.
I manuali di retorica greca distinguono tre generi: il giudiziario (il diritto), il deliberativo (l'agorà) e l'epidittico (l'apologetico). Questo è un discorso in cui si lodano i soldati caduti in battaglia; ha lo scopo di esaltare i valori del buon cittadino ateniese e di vituperare il cattivo cittadino. Il primato del retorico sul dialettico. Il retorico si muove nella sfera del probabile, la dialettica nella sfera delle questioni vere e vere (analitica). Il XVI secolo tenderà verso l'epidittico.