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19. Marcasita praeparata ex Cadmia, seu Kobalto, et Arsenico.
20. Aurea Marcasita ex venis auri, cum frusto auri ramescentis
21. Vena aureae Marcasitae.
22. Granati Boemici una cum vena, ex qua extrahuntur.
23. Metallum Cupri, variique pulveres, auri, argenti, caeterorumque metallorum, in fodinarum venis reperti.
24. Antimonium crudum.
25. Aes ex Antimonio.
26. Minerae aeris, coloris argentei.
27. Adamantes Boemici, Topazii, Smaragdi. etc.
28. Selenites, sive Materia Talci.
29. Matrix Granatorum, durissimus lapis est.
30. Vena et flos ferri.
31. Lignum impetritum, 140 perticis sub montium tegmine repertum.
32. Candidissimus flos ferri cum ramusculis corallo marino perquam simillimus.
33. Crystalla montana, et petrae crystalliferae.
Haec omnia partim ex Boemiae, partim ex Hungariae fodinis ad Authorem missa.
Succedunt diversae lapidum species, quae pleraeque à Natura pictrice varias referunt figuras.
Habes itaque frustum Marmoris candido-rubeo colore nitens, aeris Solis in occasu rubicantis similitudinem exprimens, ex terra Braga in Hetruria erutum, ubi hujus fodina viget.
Ex aliis regionibus transmissae variae mineralium species.
Corsica transmisit frustulum viridis Marmoris, quod hortum cum arborum cultura vagum, ad Naturae aemulationem fingit.
Ex Sicilia Viridi-Glauco-marmorea tabella testatur quid Cataneae Territorium intra viscera sua nutriat; unde etiam tabellula Chalcedonii glauci adlata fuit.
Ex Corsica effoditur Granati species, vagè albis et nigris maculis intermixta, cujus hic frustum visitur admirabiles anfractus referens.
Lithantrax, carbo fossilis ex Belgio allatus hic inter reliqua Naturae opera ostentat, quid Leodiense Territorium pariat.
Agathae albae, et nigrae, et variis ductibus intermixtae, campi Senensium in Hetruria suum hic partum jactare gloriantur.
Ex Amethysto hic duae videntur pyramides, et nonnulla fragmenta, quorum origo cum ignoretur, illa antiquis fragmentis adnumerantur.
Ex Insula Cypri hic rubricans fragmentum videtur marmoris duritiem longè superans, et aliud viride mire vagum Smaragdum exprimens.
Ex Persia Agathae Orientalis particulae hic conservantur, uti et diversa fragmenta lapidis Lazuli, et Turcoidis.
Ex Sicilia Glauco-cyanei coloris, ex Boemia viridis, ex Belgio violacei coloris diaphana fragmenta hic videntur.
Et demum Chalcedonii, qui ex montibus Ruffoli, Territorii Volaterranei in Hetruria eruuntur, nec non aliqua ex Porphyrite, et ex rubro Granato, quae ex antiquis fragmentis habentur. Spectatur et atramentarium quinque marmoris speciebus elaboratum, Volaterris ad Authorem, ab Illustrissimo Satrapa Raphaele Massejo transmissum.
Inter reliquas Lapidariae artis raritates hic alia digna visu curiosi admirantur, scilicet in Elliptica Agatha ad speculum levigata, in qua miro venarum fluxu Heroicae Viraginis effigies cernitur, Gamaea vocant, cui non incongruè sequentes possent subscribi versus Italici.

19. Marcasite composta di cadmio, o cobalto, e arsenico.
20. Marcasite d’oro, ricavata da vene aurifere, con un frammento d’oro in forma di arbusto.
21. Vena di marcasite d’oro.
22. Graniti boemi con il filone da cui sono estratti.
23. Metallo di rame e polveri varie d’oro, d’argento e di altri metalli, trovate in vene di miniere.
24. Antimonio crudo.
25. Bronzo da antimonio.
26. Minerale di bronzo di color argenteo.
27. Diamanti boemi, topazi, smeraldi.
28. Seleniti o materia di talco.
29. Matrice di granito, è una pietra durissima.
30. Vena e fior di ferro.
31. Legno fossile, trovato a 140 pertiche di profondità in montagna.
32. Bianchissimo fior di ferro con ramoscelli assai simile al corallo marino.
33. Cristalli di monte e rocce cristallifere.
Tutto ciò è stato inviato all’Autore parte dalle miniere boeme, parte da quelle di Ungheria.
Seguono diverse specie di pietre, che spesso rappresentano forme diverse, grazie al genio pittorico della natura.
Eccoti quindi un frammento di marmo bianco-rosato, di colore splendente, che ricorda il rosseggiare del sole al tramonto, trovato in terra Braga, in Etruria, dove è ancora prospera la vena.
Varie specie di minerali recapitate da altre regioni. La Corsica ha inviato un frammento di marmo verde, che, in gara con la natura, imita un giardino delizioso ricco di piante.
Dalla Sicilia una tavoletta di marmo verde azzurra documenta che cosa nutra nelle sue viscere il territorio di Catania: di là è stata portata anche una piastra di calcedonio azzurro.
Dalla Corsica si estrae una specie di granito a graziose macchie bianche e nere; qui se ne ammira un frammento, che ha meravigliose incavature.
Litantrace, carbon fossile che proviene dal Belgio; mostra qui tra le altre meraviglie naturali che cosa produca il territorio Leodiense.
Le campagne di Siena in Etruria si vantano qui di mostrare la loro produzione di agata bianca, nera e variegata.
Si vedono qui due piramidi di ametista e alcuni frammenti, ma poiché se ne ignora l’origine sono annoverati tra i frammenti antichi.
Si vede qui un frammento di colore rosso proveniente dall’isola di Cipro, che supera di gran lunga il marmo in durezza, e poi un altro, meravigliosamente verde, che sembra imitare uno smeraldo.
Si conservano qui, provenienti dalla Persia, particelle di agata orientale, come pure diversi frammenti di lapislazzuli e turcoide.
Si vedono poi frammenti trasparenti di colore verde azzurro cupo provenienti dalla Sicilia, verdi provenienti dalla Boemia, violacei provenienti dal Belgio.
E infine calcedoni, che si estraggono dai monti Ruffoli del territorio di Volterra in Etruria, e alcuni di porfido e granito rosso, che però sono annoverati fras i frammenti antichi. Si ammira anche un calamaio lavorato con cinque specie di marmo, mandato da Volterra all’Autore dall’illustrissimo dignitario Raffaele Masseio.
Tra le altre rarità del mondo minerale i curiosi ammirano qui altri oggetti degni di essere visti, cioè un’agata ellittica levigata a specchio, in cui per il mirabile flusso della vena si può scorgere l’effigie di un’eroica virago: la chiamano Ganea, alla quale potrebbero a buon diritto riferirsi a mo’ d’epigrafe i versi seguenti: