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perché da un canto non è illecito nel caso di violenza il poire i lumi e riconoscere che ha la forza chi l'ha di fatto; e dall'altro non si deve esporre una numerosa comunità a pericoli, che non siano strettamente necessari, perché non tutti sono armati del medesimo coraggio, né tutti son vogliosi di eroici sacrifici. E per la stessa ragione io era allora, e sono anche adesso persuaso, che in siffatti rischi si deve con ogni facilità concedere, che si sottraggano dal pericolo tutti quelli, che hanno paura, perché il coraggio non si può né infondere né comandare, e molti in una stretta paurosa possono di leggieri patire ο nella sanità ο nell'animo tale scossa da divenire ο di corpo e di mente inabile ad ogni cosa per sempre. Anzi io lodo quelli, che vincono anche in ciò ogni umano rispetto, e dicono candidamente al superiore: io ho paura; come all'incontro biasimo quelli, che rendono più difficile una tal confessione col burlarla.
La mattina del 21. a buon'ora tornarono a casa quei quattro scolastici, che si erano rifugiati al collegio scozzese, e vi avevano passata la notte. In tutta quella mattina non si ebbe in casa nessuna molestia: gli animi però erano preoccupati parte delle novelle dolorose, che si udivano di fatti atroci avvenuti or qua or la specialmente contro i veri ο i creduti zuavi, parte