aggiungerò un aneddoto appena credibile; ed è, che quella sera stessa dopo tutte le cose già narrate, venne da me verso l'ora di cena un buon padre, e dissemi ch'egli sperava ancora che non entrerebbero, e che erasi risvegliata in lui questa speranza leggendo testé nel Kempis un passo, che lo incuorava a non sconfidare. Io gli dissi: ma già sono dentro, e noi gli abbiamo in casa. E' vero, rispose; ma il grosso dell'esercito sta fuori ancora, e domani è il dì dell'ingresso: se dunque questo non avvenisse, non potrebb' egli dirsi tuttavia che non sono entrati? Ecco in che senso io spero ancora. Frattanto venne l'ora della cena; ed io levandomi gli risposi: ebbene, domani vedremo. Non si sapeva se i cittadini sarebbero forzati a porre i lumi alle fenestre [1]; ma si temeva; quindi ad evitare in caso di violenza un nuovo pericolo, io feci mettere in ordine un certo numero di lumi, da adoperare soltanto nel caso, che ciò divenisse necessario ad redimendam vexationem. Questo apparecchio di cui per altro non si fece alcun uso perché il bisogno non venne, dispiacque a qualcuno de' nostri, a cui sembrava ο un atto di viltà, ovvero un'illecita approvazione del fatto; ed io che scrivo una me moria e non un'apologia, noto qui fedelmente l'una et l'altra cosa, lasciandone il giudizio a chi legge; sebbene il mio parere è il medesimo di prima, cioè che così si doveva fare,
- ↑ 18 Martina