più disgustosa; perché furono raccolti tutti i padri (eccetto il p. Generale) in un angolo del corridoio, ed ivi guardati finché si andò in giro visitando la casa. Avvenne che il p. Ministro, che non aveva udita la prima chiamata e nulla sapeva di ciò che avveniva in casa allora, uscì fuori della camera senza sospetto; ed ecco che i soldati vedendolo e credendolo forse un soldato travestito gli corsero addosso coll'arme alla mano, con grande paura di quel po vero padre; il quale per altro fattosi conoscere, fu condotto fra gli altri e non ebbe altro male.
Noi al collegio avemmo un altro timore quella sera. Giunse un ordine, non so da chi, che si lasciasse aperta la chiesa, perché si volevano metter ivi a passare la notte i prigionieri di guerra. Io dissi che facessero ogni opera per ottenere che ciò non seguisse, dolendomi indicibilmente che la chiesa dovesse essere volta in caserma ed insozzata; oltreché sarebbe stato un gravissimo incomodo per la celebrazione delle messe nel dì seguente. E in caso che non si potesse altramente, proposi di dar loro piuttosto la Congregazione degli scolari [1]. Il fatto fu che i prigionieri non vennero e la chiesa fu salva. Così ebbe fine quella memorabile giornata. Ma qui per far comprendere quanto alte radici avesse messa in alcuni quella già ricordata speranza che non entrerebbero,
- ↑ 17 Martina