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ebbi un biglietto, con cui mi avvisavano di essersi riparati al collegio scozzese [1] : ed io loro risposi che pregassero il Rettore di poter restare ivi la notte per non esporsi ai pericoli della strada, e così fecero. La mattina seguente poi tornarono a casa di buon'ora e senza molestia.

Uno ο due ore prima dell'avemaria [2] venne un battaglione di bersaglieri ad impadronirsi della caserma che era nell'atrio delle scuole, e a disarmare e far prigioni i pontifìcii, che ivi si erano ritirati e chiusi. V'ebbe in casa qualcuno che s'impaurì credendo che i pontifìcii volessero fare resistenza, e che perciò si verrebbe alla forza, e me ne fece parola perché m'interponessi e credessi di disconsigliarneli ; ma io noi credetti e non feci nulla, e di fatto la cosa andò bene, perché i pontificii aper sero il portone e si diedero prigionieri. Poco appresso fui chiamato alla porteria, dove un ufficiale con un picchetto di soldati mi attendeva. Dmi che voleva visitare le parti più alte della casa, e compresi che ciò era per sospetto di soldati nascosti. Lo condussi alla loggia dei teologi; ma ivi spiegandosi meglio mi fece intendere che voleva vedere quella parte che soprasta al cortile delle scuole, cioè il gabinetto fisico. Vi fu tosto condotto: e così la visita ebbe fine. Una simile perquisizione fu fatta nella casa del Gesù, ma in maniera

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