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le vite di due suoi predecessori, di santo Ansberto et santo Audo i quali furono eminentissimi nell'offitio pastorale, pascendo le anime delli sudditi con le continue predicationi, et i corpi con la larghissima limosina, et pascendo se stessi con la fervente oratione. Se V.S. Rev.ma vorrà specchiarsi in questi santi predecessori, et caminare per le loro pedate, diventerà senza dubio un santo Arcivescovo. Ne io potrei,ne saprei dargli miglior consiglio. Cristo Giesù Principe de Pastori dia alla santa anima di V.S. Rev.ma quello che tanto santamente desidera; et lei sia contenta pregage la Divina Maestà per me servo suo inutile, et tanto più bisognoso d'aiuto, quanto più mi trovo vicino all'passaggio di questa vita all'altra. Di Roma, li 20 di febraro 1617.
Ne si maravigli della tarda risposta, perche molto tardi hò riceuta la lettera sua scritta nel mese di novembre, e resa à me nel mese di febraro.
Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
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Texte latin._Epist.fam. CXLI.
Illustrissime, et Reverendissime Domine. Valde, mihi crede, confundor, me non potuisse satisfacere primae petitioni Illustrissimae D. Vestrae, licet cupiam tibi toto corde deservire. Nunc vero, cum a me petas rem difficiliorem; non video quomodo, et hoc implere valeam, et quomodo negare, quod requiris. Illustrissime. D. Vestra petit a me, ut formam Pastoris sancti praescribam, ut in se eam possit imprimere. Optima postulatio, imo ego ipse concupivi ardentissime hoc ipsum et toto corde indagare curavi, quomodo possem evadere Sanctus Archiepiscopus: et quia non successit; Deus permisit, ut Sanctissimus Pontifex Paulus V. praeceperit mihi, ne Roma discederem. Quia vero tolerare non poteram absentiam ab Ecclesia meae pastorali
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