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gl'honor suo d'esserne stato stimato degno, e che maggior honor sarebbe
stato il rinonciarlo che il conseguirlo, onde s'adoperò con la maggior di
ligenza che pose per non haverlo, ch'altri pongono per conseguir tale dignità.
Ma sentendosi a stringare del comandamento di Papa Clemente, l'accettò contro
sua voglia a per far la Volontà del Papa suo superiore quale non solo di pro-
prio moto lo designò L'elesse, e dichiarò, ma nel concistoro di Cardinali lo preconizò.
Ma quello che maggiormente deve stimarsi fù il compiacersi Sua Beatitudine di
farsi oratore delle sue lodi apresso tutto il concistoro di Cardinali facendo
meravigliosi encomij delle sue pregiate qualità. E come se questo fusse stato
poco haveva designato di farlo Cardinale nella prima Promotione regalandoli fra
tanto con le proprie mani ponendoli adosso un suo Rocchetto Papale qual
tuttavia si conserva con quel rispetto ch'a' si venerabile memoria si conviene.
Non potendo papa Clemente esseguir il suo pensiero per la morte che lo preven
ne di far Cardinale Mons. Spinola gia fatto Arcivescovo Lasciò che li successori
esseguissero il suo pensiero qual era di tutto il collegio de Cardinali e però ogn'
un che fusse sucesso a' Clemente nel Pontificato l'harebbe subito fatto Cardinale come
accadde apunto in Papa Leone XI. qual essendo successo a' Clemente, pensò subito
di promover Mons. Spinola che si trovava in Roma per visitare limina aposto
lorum essendo passati gl’ anni che l’obligava a’ ritornar a’ Roma, dove mentre
si tratteneva venne a’ morire in meno di un mese detto Leone XI. per la cui morte nella
sedia vacante dell’anno 1605. fù eletto mons. Oratio Spinola Arcivescovo di Genova da
tutto il collegio de Cardinali con tutti li voti e con applauso generale fù chiamato
al Vaticano per esser stato eletto Presidente del conclave, e Governatore di Borgo carico
di grandissimo honore apresso li Prelati. Nel qual officio serve cotanta diligen
za e maniera che di Prudenza, e di Giustizia non vi fù Cardinale che non lo com
mendasse grandemente. Ne vi mancò occasione di palesar ancora l’intrepidezza
dell’animo suo, perché essendosi divulgato vanamente un grido, o’ Voce che fusse
seguita l’elettione in un Cardinale, qual poi non riusci Papa, concorse subito
per tal voce la Nobiltà e Popolo di Roma con tanta frequenza e calca ch’haven
già superato la Guardia de Soldati era in procinto di gettar a' terra il con