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dell’altro subordinato.
Chi pensa che se gli debbono far alcune carezze è condita per haver egli affaticato molto nella compagnia, overo, che egli dovrebbe esser lasciato nel proprio parere, et giuditio, o vero che dovrebbe esser promosso al più alto grado, è in obediente.
Chi vede per le costitutioni quello che deve fare et aspetta che gli si comanda è in obediente.
Chi dice che è obbligato all’obedientia della Compagnia ma ma solo a quelle cose che si contengono nelle Regole è inobediente, perchè egli è obligato ad ogni cosa che non sia peccato, oltre di questa delle delle regole, et constitutioni si contiene che niente può escludere delle regole.
Chi essendogli dato Penitentia, accio si doglia et egli in hilarita et allegrezza o vero o finta non si duole come pure vorrebbe il superiore è in obediente.

Regole dell’obedientia cieca

Ogniuno sia apparechiato a far ogni penitentia et disciplina ancorche non vedesse causa alcuna sapendo che ha meritato questa maggior penitentia molte volte, o vero se non l’avesse meritata meritava non poco facendola; però subito che sara data alcuna penitentia ad alcuno senza dimandare la causa et senza alcuna replica allegramente procuri farla.
Ogniuno stii preparato per far qual si voglia cosa, che gli sara

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 <lb/> dell’altro subordinato.
 <lb/> Chi pensa che se gli debbono far alcune carezze è <unclear>condita</unclear> per haver egli affaticato molto nella compagnia, overo, che egli dovrebbe esser lasciato nel proprio parere, et giuditio, o vero che dovrebbe esser promosso al più alto grado, è in obediente.