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4887 Rom^^_^7 _avrll_^6 2 ^^___________________________________ _ " / Molto R/do signore, amatissimo mio come figliolo in Christo, Mi dispiace assai la molestia, che vi � data con volervi con- ' stringere � risedere in Castel nuovo, et essere ivi Parocho con tan to gran pericolo; massime che il Vescovo non vi risiede, essendo lui ^Tpiu obligato di voi secondo il santo evangelio, il quale dice, che bonus pastor dat animam suam pr� ovibus suis. Ne voglio dir per que sto, che il Vescovo di Castel nuovo sia obligato a risedere in quel la citt� assolutamente, ma voglio dire, che se alcuno fusse obliga to, saria piu obligato il Vescovo, che un semplice Prete, ordinato /^ad titulum patrimonii. Io benissimo so, et lo testificar� dove biso gner�, che V.S. non fu ordinata ad titulum parochiae, ma ad titulum patrimonii; et non promesse di esser parrochiano in Castel nuovo, ma mpromesse per mezo mio alla S/f� memoria di Papa Paulo V. di stare in Ragusa, et andare qualche volta alli confini di Castel nuovo � ^Sconfessare,et communicare alcuni suoi parenti,� altre persone di Cas tel nuovo, secondo che havesse potuto senza mettersi � periculo di esser preso da Turchi, et � questo fine hebbe alcune dispense per mezo mio da Papa Paulo quinto di S/ta memoria. Se questo mio testi monio non vi basta, svisatemi, che io ne parlar� con la Santit� di ^^N.S.Papa Gregorio decimo quinto, che hora siede nel throno pontifi cale, et operar�, che non vi sia fatta ingiuria. Pregate Iddio per me, et salutate da parte mia il R/mo Arcivescovo di Ragusa. Di Roma li 17 d'Aprile 1621. Di V.S. molto p/da come fratello il Card/le Bellarmino. Al m/to R/do Michel'Angelo Richio, sacerdote, da Castel nuovo, residente in Ragusa. Bibl.commun.d'Amiens. Ms.568. Orig. autogr. Adresse manu secret.: Al molto Rev.P're il F're D.Michel'Angelo (effac�) erdote ca Castel nuovo residente in Raguaa.