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P.a , con attenuarla, e scaldarla con fuoco di legne odoriferi, cioè ginepro, lauro, abeto, sandalo, aloe; e perche nella camera non si può accender fuoco, si ci tenga il bragiere con fuoco, non di carbone, che offende la testa, soffoca li spiriti, el core, mà de sud.ti legni, ò almeno di guercia, sopra il quale si può buttare, mentre SS. Ill.ma è fuori, della polvere de sud.ti legni odoriferi, ò di radice di rose, che si vende à Coronari.<lb/>
 
P.a , con attenuarla, e scaldarla con fuoco di legne odoriferi, cioè ginepro, lauro, abeto, sandalo, aloe; e perche nella camera non si può accender fuoco, si ci tenga il bragiere con fuoco, non di carbone, che offende la testa, soffoca li spiriti, el core, mà de sud.ti legni, ò almeno di guercia, sopra il quale si può buttare, mentre SS. Ill.ma è fuori, della polvere de sud.ti legni odoriferi, ò di radice di rose, che si vende à Coronari.<lb/>
 
2° . Se la Cella stà posta verso le sud.e quarte di tramontana, e levante; quando spirano si serri da quella parte, e si vadi à passeggiar nella parte del Palazzo volta ad austro; e se è posta dalla parte d'austro, quanto tira, si passeggi verso tramontana.<lb/>
 
2° . Se la Cella stà posta verso le sud.e quarte di tramontana, e levante; quando spirano si serri da quella parte, e si vadi à passeggiar nella parte del Palazzo volta ad austro; e se è posta dalla parte d'austro, quanto tira, si passeggi verso tramontana.<lb/>
3°. A l'oscurità si occorre con candele accese di cera ben purga ta in poca quantità, accio non empino di fumo la stanza; non di sevo, ne di olio; ne si fermi longo tempo in camera con detti lumi, che  
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3°. A l'oscurità si occorre con candele accese di cera ben purgata in poca quantità, accio non empino di fumo la stanza; non di sevo, ne di olio; ne si fermi longo tempo in camera con detti lumi, che  
 
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Instruttione per preservar sano l'Ill.mo, et E.mo Sig.r Card.le Bellarmino nel presente Conclave di Febraro 1621, data dal Medico[1] di
S.S. Ill.ma
Perche il Conclave apporta mutatione in molti parti, et ogni mutatione apporta nocumento pericoloso, massime alli vecchi, come dicano Hippocrate [2 Aphor. 50 et 51 et 2 auct. j, e Galeno [2 auct. et 5 de Sanit. tuen. cap.10], mi è parso sia mio debito il ricordare à V. S. Ill.ma alcuni particolari acciò in questa grave età, e repentina mutatione, la preservino sana, al servitio di Dio, e di S.ta Chiesa.
Considerarò quello, che ci conservalo toglie la sanità, il che fà principalmente l'aria, la quale nel Conclave può offender per diver se cagioni.
Prima. Se bene il Vaticano è sito più alto della Minerva, dove habita V.S. Ill.ma, sta nondimeno in manco salubre aria, e più grossa, per esser meno habitata, e men attenuata, e purgatar, dalla moltitudine di case, fuochi, e populo. E' anco men difeso dal'austro, et alcune quarte di tramontana e levante, (venti per altro salubri) gl'apportano le nebbie, et li vapori dei Prati, e del Tevere.
2.a. L'aere del Conclave è oscuro, rinchiuso, poco ventilato, e impuro, non solo per se stesso, ma anco per l'angustia del loco, moltitudine, e diversità de Conclavisti, e lor fiati, e per l'immonditie.
3.a, onde divien corrotto, e fetido, genera mali spiriti, guasta li boni, altera il sangue, e li altri humori, le membra solide, et in somma tutto il corpo.
A' questi defetti del'aria del conclave si potrà alquanto rimediare.
P.a , con attenuarla, e scaldarla con fuoco di legne odoriferi, cioè ginepro, lauro, abeto, sandalo, aloe; e perche nella camera non si può accender fuoco, si ci tenga il bragiere con fuoco, non di carbone, che offende la testa, soffoca li spiriti, el core, mà de sud.ti legni, ò almeno di guercia, sopra il quale si può buttare, mentre SS. Ill.ma è fuori, della polvere de sud.ti legni odoriferi, ò di radice di rose, che si vende à Coronari.
2° . Se la Cella stà posta verso le sud.e quarte di tramontana, e levante; quando spirano si serri da quella parte, e si vadi à passeggiar nella parte del Palazzo volta ad austro; e se è posta dalla parte d'austro, quanto tira, si passeggi verso tramontana.
3°. A l'oscurità si occorre con candele accese di cera ben purgata in poca quantità, accio non empino di fumo la stanza; non di sevo, ne di olio; ne si fermi longo tempo in camera con detti lumi, che


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  1. Lorenzo Rossi o Lorenzo de' Rossi era uno dei quattro medici del Bellarmino secondo il Fuligatti: Fuligatti, G., Vita di Roberto card. Bellarmino della Compagnia di Giesu, Roma, 1644, p. 349.