Rome,28 septemb.1620. Bellarmin � Frangole Pavone S.J.
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/ Molto Rev/do Padre mio, Ho una lettera di un certo, il quale con molta istanza mi cerca qualche rimedio per i suoi scrupoli. Io non so chi egli sia, n� so per qual via debba mandargli la risposta. Ma perche da lui, che ta.j^ce il suo nome, mi si dice, che abita in Napoli, ed � penitente di V.R., mi � paruto bene scrivere a lei, che gli faccia sapere da mia parte, che io non so dargli altro rimedio, che credere al suo Padre Spirituale. Questo � il rimedio ordinario, che prov� in se stesso, e insegn� anche ad altri il nostro Beato Padre Ignazio. Io ancora /^l'ho sperimentato giovevole,ed efficace con me medesimo: e dee per suadersi questo buon uomo, che io per esser Cardinale, non posso dargli miglior consiglio di quello,che gli potr� dare V.R.: anzi da lei gli sar� dato molto migliore, anche perche pi� di me sta attua ta nell'esercizio di udir confessioni. Quello, che posso fare, � y^Tpregar Dio per lui, e lo far� molto volentieri. Con questa occasio ne saluto caramente V.R. cogli altri nostri di cost�, e massime quelli,che mi conoscono, e da quali ho imparati molti buoni esempi di virt�, com'� tra gli altri,che non nomino, il carissimo Padre Giulio Cesare Recupito. Desidero grandemente, che non si scordino della nostra antica e dolcissima conversazione nel Signore, accio cch� per essa si sveglino a pregar Dio per me, che son vicino a do vere render conto della vita malamente menata. Il Signor Iddio sia con V.R., e le accresca ogni giorno la sua santa gracia. Di Roma 28 Settembre 1620. Di V.R. Servo in Christo Roberto Cardinal Bellarmino.
Santagata. Istoria della Comp.di G ..... di Napoli. P.4 t.IV p.l6l Napoli,1757.
