Rome,22 septemb.lS20. Bellarmin � Antoine Cervini.
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/ Molto Ill/re signor cugino, La morte di mio fratello � me ha ap portato una grandissima consolazione, perche stavo con un timore
grandissimo, che la sua indisposizione del cervello l'accompagnasse
fino alla morte inclusive. Ma havendo inteso, che molti giorni prima
jTdi morire sia tornato perfettamente in se, et habbia riconosciuto li
suoi figlioli, et benedetti,et essortati come conveniva, et preso
tutti li santi sacramenti con molta devotione, ho riceuto tanta con
solatione,et allegrezza, che ha impedito ogni sorte di dolore; mas
sime havendo il F.Generale ordinato � tutti li sacerdoti della com-
y^^pagnia di Roma, che dicessero le messe per l'anima di lui. Io non
penso di bavere � vivere molto, nondimeno quel poco,che mi avanza,
volentieri lo spender� in servitio di V.S. et di casa sua. Et con
questa fine,prego da Dio � lei, et � tutta la sua casa ogni sorte
di consolatione. Di Roma li 22 di Settembre 1620.
X r Di V.S. molto Ill/re
Cugino aff/mo per servirla
Il Card/le Bellarmino.
Signor Antonio Cervini.
Ad Vivo.
^^Adr: Al molto ill/re Signor Cugino, il Signor Antonio Cervini
TTlddd
Ad Vivo
(cachet)
Mss. Cervini 53 fol.172. Orig. autogr.