Rome,5 septemb.1620. Bellarmin � sa soeur Camille.
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/ Molto Ill/re signora sorella, Io della morte del nostro fra tello non ho sentito dispiacere nessuno, ma sommo contento, perche dove io dubitavo, che dovesse morire nella frenesia cominciata da tanto tempo, ho inteso che � tornato in se molti giorni avanti,che ^fmorisse, et che � morto da vero christiano, con tutti li sacramen ti, et con riconoscere, et benedire li figlioli. Havesse piaciuto � Dio, che cosi fusse morta suor Vittoria nostra sorella. Io qua non solo gli ho detto gi� due messe, et dir� dell'altra: ma anco il P.R/mo Generale della compagnia ha ordinato � tutti li luoghi /ideila compagnia, che sono in Roma, i quali sono in gran numero, che tutti li sacerdoti gli dichino la messa. Hora restiamo noi due solamente di tanta prole di nostro Padre, et secondo la ragione andar� all'altra, vita primo io, et lei sar� l'ultima. Ma questo poco importa, purch� andiamo in buon luogo. Per� V.S. si ricordi pr�gare ^Tlddio per me, non per maggior felicit�,et grandezza in questo mondo, ma per una vera contritione,et pentimento de peccati di tutta la vita. Iddio gli dia molta piet�,et divotione in questi pochi giorni che gli avanzano. Di Roma li 5.di Settembre 1620. Di V.S. molto illustre fratello affmo Il Card/le Bellarmino. Signora Camilla Bellarmin!. Montepulciano. Aerasse:___ Alla molto ill/re Sig/ra Sorella,la Signora Camilla Bellarmin!. Montepulciano. (cachet)
Mss. Cervini 54 fol.75. Orig. autogr.
