8 mal 1620.Bell.� Ant.Cervini.
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/ i n le bolle, et V.S. pu� considerare che in vinti anni,et piu, io
non ho potuto dare, se non due benefizii piccoli con molta spesa
mia alli Benci; et uno al signor Marcello con spesa sua et due be-
nefitioli � Nicol�. Ne si pu� aspettare cosa d'importanza per 1'
jTavvenire essendo io gi� di settanta otto anni, pieno di malattie,
et nondimeno oppresso dalle fatighe continue. Si che la conclusio
ne � che bisogna contentarsi di poche entrate, et di molte virt�,
et lettere � chi vele arrivare � gradi ecclesiastici, alli quali
con ragione pu� aspirare il signor Marcello; et per questa via
/^sono caminati li cardinali di Montepulciano, il card/^le S/ta Cro
ce, et il Card/le Ricci, i quali con poca facult� terrena arrivor-
no � gradi grandi. Lascio di parlar di me, perch� io non ho cerca
te le dignit�, ma le dignit� hanno cercato me, ma per la medesima
via di dottrina,et opinione di qualche virt�. Si che la conclusio-
/fhe sia, che se il signor Marcello vole arrivare alle dignit�, la
quali sono accompagnate da richezze, bisogna cha ^accompagni le
lettere con le virt�, et farsi ben volere da tutti. V.S. l'essorti
� queste due cose seriamente, ci� � alla bont� di vita et alla dot
trina piu che mediocre. Ne essendo questa per altro, prego � V.S.
^^et � tutta la sua casa ogni contento. Di Roma li 8 di Maggio 1620
Di V.S. molto 111/re
Cugino aff/mo per servirla
Il Card/le Bellarmino.
Adr.: Al molto ill/re Signor Cugino, il Signor Antonio Cervini
Montepulciano
(cachet)
Mss. Cervini 53 fol.167. Orig. autogr.