Rome,28 mars 1620. Bellarmin � Antoine Cervini.
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/ Molto Ill/re Signore cugino, Tengo la sua dalli 17 di
Marzo, et gli dico, che io ancora ho sentito con mio molto disgusto,
che costi in Montepulciano cominciano disgusti fra la casa di V.S.
et la mia: et non so d'onde siano venuti, se non sia la causa la ve-
^Thuta cost� del signor Marcello che si sia lamentato della mia corte,
perche io prima non ho sentito niente. Quando io mi ricordo la gran
de strettezza, che era fra la casa sua,et la nostra, senza esservi
mai offesa nessuna, resto molto mal contento, che hora cominci �
rompersi quell'antica domestichezza. Et se bene io voglio dar la
/Scolpa alli miei: nondimeno, se io potessi dire ogni cosa, gli pot
rei dire alcuna cosa da parte delli ^uoi. Ma non voglio dare occa
sione di crescere li mali, desiderando,che vi si mantenga, et cresca
la santa charit�. [Quanto al trattenersi costi il signor Marcello,
� me piace tutto quello,che pare � lei, ne io ho necessit� dell'ope-
^^^ra del signor Marcello. Quanto poi al mandarlo avanti, io sono tanto
occupato nelli miei negotii, che superano le mie forze, et per� cre
do, che star� poco in questo mondo: et poco posso pensare ad altro:
ma se il signor Marcello mi suggerisca quello, che posso fare per
lui, non mancar� mai di farlo. Et con questo saluto con ogni affet-
^ y t o V.S. con tutti di casa sua. Di Roma li 28 di Marzo 1620.
Di V.S. molto Ill/re
Affmn cugino
Il Card. Bellarmino.
Adr.: Al molto ill/re signor Cugino, il Signor Antonio Cervini
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Montepulciano
(cachet)
Mss. Cervini 53 fol.l63. Orig. autogr.