4689 Fabriano,14 f�vrier 1620. Fr.Andreas d'Assisi Capuc.� Bellarmin.
/ Ill/mo e Rev/mo Sig/r mio colendissimo
Perche Dio N.S. per beneficio della sua chiesa ancora conserva
V.S.Ill/ma e R/ma sapendo di quanto frutto ella sia � suoi fedeli
in questo mondo: per� anch'io come bisognoso del suo aiuto humilis-
j^simamente ricorro alla sua benignit� per solutione di un dubio che
me si presenta intorno al santissimo Giubileo novamente mandato bo
ra fuora da N.S. Il dubio � tale= Se uno pu� servirsi della gratia fatta dal Pa pa in ambidue le settimane di detto Giubileo, di modo che, essendo-
/^si confessato il penitente e ricevuta l'assoiutione d'un caso della
bolla in Coena Domini, di nuovo intra detto tempo ricadendo nel me
desimo caso, avanti che spiri l'altra settimana, possa valersi del
favore della bolla; perche alcuni di non bassa conditione tengono
di s� per molte ragioni che lascio di dire. Prego dunque V.S.Ill/ma
/^"e p/ma � farmi sapere qual sia in questo caso la verit�, accio la
possa insegnare ad altri ad honore di Sua Div/a Maest� e di V.S.Ili
,/ma et p/ma, � cui per fine prego da Nro Signore la vera felicit�
e vita longa per benefitio di tutti.
Di Fabriano li 14 di febraio 1620.
Di V.S.Ill/ma e R/ma
Rumilissimo servo Fr.Andrea d'Assisi Capuccino Predicatore
(Minute de la r�ponse de Bell.) Si risponda che � me pare che chi ha preso il giubileo la prima settimana et � stato assoluto da un peccato riservato in bulla in Coena Domini, et poi � ricascato nell^^^istesso peccato, possa nella seconda settimana del giubileo esser di nuovo assoluto. Ma avverta che gli bisogna il vero pentimento o sia dolore del peccato, il quale forse non hebbe la prima settimana, poi ch� cos� presto ricasc�; perche Iddio non si pu� ingannare. Adr.: All'Ill/mo e p/mo Sig/re mio colend/mo il etc. (cachet) Arch.Vat.Ges.17 f.296-297