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6 sept.1619. Bell.la R�p.de Lucq. (3)
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quanto maggiormente al padre? Et se il Signore perdonò con tanto affetto à quelli che lo posero in croce et lo stavano sbeffeggiando, et pregò il Padre eterno che anco lui gli perdonasse, come potrà sopportare che la Republica di Lucca, ò per dir meglio, li suoi governatori, dopo xv anni non si risolvino di perdonare cordialmente al suo pastore quell'ingiuria che pretendono da lui haver ricevuta? Lascio alla molta prudenza loro che considerino questa dottrina evangelica. Ne mi dichino che non portano odio al Vescovo, ma che non lo vogliono più per vescovo; perchè questo è come se dicessero: Non vogliamo male al Vescovo, ma non potiamo vederlo nè udirlo; et questo che è altro che perdonare con la bocca, ma non con il cuore? et così fare centra il precetto del Signore di sopra allegato.<lb/>
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Ma io passo ad un'altro punto di maggiore importanza. Nelli sacri Canoni si trovano gravissime censure, et pene centra di quelli, che non potendo offendere la persona d'uno ecclesiastico si voltano contro li parenti suoi laici, et quelli mal trattano, come si può leggere nel cap.o Sciant cuncti de electione in sexto, et in cap.o Quicumque de sententia exeom.nis pure in sexto, et anco si tocca questo caso nella Bolla, che si legge ogni anno publicamente alla presenza del Papa con il Sacro Collegio, et di tutto il popolo nella feria quinta in Coena Domini n.ro 16°.
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Quello, che sia successo costà in questo proposito contro la persona istessa del Vescovo o de Suoi parenti, robbe loro, et loro interessi, et cose ecclesiastiche io non ne sono informato particolarmente, solo ne hò inteso ragionare quà più volte da molti.<lb/>
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L'EE.VV. lo sanno molto meglio di tutti. Questi sono li eccessi che più volte hanno fatto diversi Principi grandi alli parenti di Vescovi, ma Iddio gli hà ancora puniti conforme alla grandezza del peccato. La chiesa punisce questi tali con pena di scommunica, ma Iddio li punisce con pene molto maggiori, perche questa è una cosa, che grida al Cielo, et à Dio non mancano modi di punire
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una cosa,che grida al Cielo, et � Dio non mancano modi di punire
 
 
 
 
 
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quanto maggiormente al padre? Et se il Signore perdonò con tanto affetto à quelli che lo posero in croce et lo stavano sbeffeggiando, et pregò il Padre eterno che anco lui gli perdonasse, come potrà sopportare che la Republica di Lucca, ò per dir meglio, li suoi governatori, dopo xv anni non si risolvino di perdonare cordialmente al suo pastore quell'ingiuria che pretendono da lui haver ricevuta? Lascio alla molta prudenza loro che considerino questa dottrina evangelica. Ne mi dichino che non portano odio al Vescovo, ma che non lo vogliono più per vescovo; perchè questo è come se dicessero: Non vogliamo male al Vescovo, ma non potiamo vederlo nè udirlo; et questo che è altro che perdonare con la bocca, ma non con il cuore? et così fare centra il precetto del Signore di sopra allegato.
Ma io passo ad un'altro punto di maggiore importanza. Nelli sacri Canoni si trovano gravissime censure, et pene centra di quelli, che non potendo offendere la persona d'uno ecclesiastico si voltano contro li parenti suoi laici, et quelli mal trattano, come si può leggere nel cap.o Sciant cuncti de electione in sexto, et in cap.o Quicumque de sententia exeom.nis pure in sexto, et anco si tocca questo caso nella Bolla, che si legge ogni anno publicamente alla presenza del Papa con il Sacro Collegio, et di tutto il popolo nella feria quinta in Coena Domini n.ro 16°. Quello, che sia successo costà in questo proposito contro la persona istessa del Vescovo o de Suoi parenti, robbe loro, et loro interessi, et cose ecclesiastiche io non ne sono informato particolarmente, solo ne hò inteso ragionare quà più volte da molti.
L'EE.VV. lo sanno molto meglio di tutti. Questi sono li eccessi che più volte hanno fatto diversi Principi grandi alli parenti di Vescovi, ma Iddio gli hà ancora puniti conforme alla grandezza del peccato. La chiesa punisce questi tali con pena di scommunica, ma Iddio li punisce con pene molto maggiori, perche questa è una cosa, che grida al Cielo, et à Dio non mancano modi di punire
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