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i rei. Quanto meglio saria stato al principio della discordia secondo la legge evangelica reconciliarsi con il suo Prelato, et evitare tanti mali quanti poi ne sono succeduti, et succederanno sempre maggiori, se la prudenza et carità di chi governa non ci remedia?
Per ultimo io ricordo di nuovo all'EE.VV. che l'assenza del pastore spirituale fà danni moltissimi et gravissimi al clero et al popolo, che però è stato ordinato nel Concilio generale, anzi generalissimo, Lateranense sotto Innocentio Tertio, che la elettione del nuovo Vescovo non si possa differire oltre tre mesi, per li grandi et continui danni che patisce la Chiesa senza vescovo, il grege senza il pastore, la vigna senza il vignarolo, et la casa senza il padre di famiglia; et l'istessi sacri canoni hanno fatte molte regole intorno alla residenza, et per ultimo il concilio di Trento ha messo gravissime pene alli vescovi non residenti. Horà io domando: che ragione potrà dare à Dio Onnipotente et che scusa troverà chi è stato causa che la chiesa di Lucca, una delle più grandi quanto all'ampiezza della diocesi, sia stata senza pastore circa quindici anni? Non voglio giudicare à chi tocchi principalmente questa colpa; mà non è dubio che una buona parte ne tocca alli Capi della Republica, i quali alla morte udiranno la sentenza tremenda dell'eterno giudice, il quale gli domandarà stretto conto, perche habbiano impedito per così longo tempo che il suo gregge non habbia havuto pastore, et la sua vigna non habbia havuto chi la coltivasse. Et però doverebbono almeno hora, che gli si offerisce il ritorno del pastore, abbracciarlo con tutto l'animo et fare una pace gratissima à Dio et utilissima al popolo, rimettendo di tutto cuore l'ingiurie, vere ò false che siano, l'una parte all'altra: il padre a' figli et li figli al padre, et ridurre ogni cosa à quello stato in che era prima che nascesse questa discordia.
A questa pace et unione io,come amico che sono di tutti, con sincerissimo cuore essorto cotesta nobilissima Republica, et quanto
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