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11 aout 1618. Al.Pellegrini � Bell.(contin.)

4527-

/ s � scopr� che l'monto era Prothonotario apostolico et per conse- ^

guenza l'benefic�o era affetto alla Sede apostolica et era tenu

to l'Rosso, oltre la perdita dell'benef�cio alla restitut�one de

ll! frutti. V.S.Ill/ma l� f� gratia accapare da N.S/re la remis-

.^*s�one delli frutti et l� fece la bulla nova, solo asserendo che

colui stava in bona fide; et il simile V.S.Ill/ma scrisse a D.Lo

renzo Rosso che pretendea ascendere in choro pel'loco stesso. Cre

do s�a il simile in caso mio, essendo stato il negot�o consultato

dalli signori cortigiani di casa, et quando la bulla fu sottoscri-

^7tta io non ne seppi niente, anzi vendo doppo desinare la ritrovai

nell'anticamera sottoscritta et V.S.Ill/ma and� fuori � spasso et

io andai a basso dall'S�g/r Antonio pel'segello; s� che, Sig/re

mio carissimo, veda in che termine mi ritrovo, n� saper� che fare

alla m�a vitta et ove andarmene per desperat�one, se tale cosa

/^Tfusse; et se bene tutti me dicono che ho ragione, che,mentre la

dataria in ci� non resta defraudata, V.S.Ill/ma la pu� fare et

nessuno pu� mancare a me l� sei mesi della supplica a d�e datae

et elapso l� 4 della bulla sua; se pure fusse cossi il Sig/r Vi

cario mi farr� mille fed� che come vicario ho servito alla chiesa

^^quatenus opus esset. Si che chi volesse impetrarsi detta chiesa

m�narebbe se et me. Per amore di Dio, Signor Card/le, l� racco

mando cotesto negotio et dalla resposta che barr� mercord�, che

saranno xv del corrente vedr� se debbia venire di persona per

questi tempi a buttarmeli nelli piedi piangendo, � che barr� a

^^^fare della mia v�ta,o vero � fare sbrigare in tutto dette bulle;

s� bene io ho viva fede alla gloria dell'B.P. et m�o advocato Lui

gi Gonzaga, il quale a princ�pio bave guidato d/o negotio, lo

condurr� a fine.

Non voglio pi� molestarla et fine l� f� profondissima r�ve-

J^renza, appoggiando tutte le mie speranze in V.S.Ill/ma, alla quale

prego dall'c�elo l'manto d� Pietro et di poi la gloria. Cotesti

Signori cortigiani voglino tenere una indulgenza per questa chiesa