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homai loro: che me se inviasse acciò arrivasse in tempo.
Di Capua l'di xi di agosto 1618.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
servitore oblig.mo
Alessandro Pellegrini.
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Si risponda che subito che s'intese eh'erano passati li quattro mesi che io posso concedere di dilatione nella mia bolla, il Datario dichiarò che il benefitio era vacato alla Sedia Apostolica, et che io non ci havevo più che fare, et se si dice che nella mia bolla non ci è quella clausula, la bolla è nulla et il possesso è nullo.
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Si scriva al Vicario di Capua, che essendo passati li quattro mesi, nelli quali doveva Don Alessandro Pellegrino haver spedita la bolla apostolica della Rettoria di S. Bartolomeo, non è mancato chi sia comparso alla Dataria per impetrarla come vacante. Ma perche è conveniente udire l'altra parte, mi è parso scrivere à V.S. e pregarla che chiami à se il suddetto D.Alessandro Pellegrino, et gli domandi perche non ha spedita la bolla apostolica. Et perche dubitiamo di qualche fraude, prego V.S. à farsi mostrare e la bolla che io gli diedi per pigliare il possesso, et veda si e verso il fine la clausula ordinaria, nella quale si obliga fra quattro mesi spedire la bolla apostolica, et di piu se vi è non so che aggionta con queste parole perche questa aggionta il secretario dice, che il suddetto A. Pellegrino gli disse che io comandavo che si aggiognesse. Et pur'io non commandai tal cosa, ne seppi niente di questo. Finalmente ci faccia sapere che scusa egli adduce per la quale non habbia procurata la bolla apostolica, et perche hora la chiesa non sia vacata