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Nicotera,1 janvier 1617. L'�v.de Comana � Bellarmin. / 111/mo et Rev/mo Signore padrone mio col/mo Con l'ultime del Sig/r Pietro Guidotti h� inteso la morte di mon signor di Tiano, della quale hb preso quel dolore che dall'affettuo sa e divota servit� professo e devo alla persona e casa di V.S.Ill^'^, jTpu� imaginarsi maggiore. Voler consolare V.S.Ill/ma sarebbe un far torto alla sua molta virt� e prudenza e presumere assai pi� di que llo me si conviene. Baster� ohe condolendomene certifichi V.S.111^^ che in amarla e riverirla non cedo a persona veruna. E per fine hqmilmente me le inchino, pregandole dal cielo lunghissimi e felicis^^^simi anni. Di Nicotera a p� di gennaro 1617. Humil/mo et oblig/mo servitore Carlo vescovo di Comana. Si risponda che gradisco la condoglianza, se bene,come esso /%*dice, non mi era necessaria. Sono forzato ricordargli il debito che ha con il sacro collegio, perche quest'anno tocca � me l'offitio di camerlengo del collegio de Cardinali, il quale offitio obliga � procurare con ogni dili genza di ricuperare quello che i nuovi vescovi sono obligati pagare. ^ ^ E t Dio perdoni all'agente, perche se mi dicevano la verit� della tassa, io haverei procurato di ottener qualche gratia, ma volendo astutamente servirsi della tassa vechia, b stato causa che non si domandasse gratia, et hora non ci � pi� tempo, ne io la posso doman dare, essendo Camerlengo. ^^^Arch.Vatic. Gesuiti 16 fo.120-12X1^. Lettre orig.�; minute autogr.