Rome,26 novembre 1616. 'Bellarmin � sa. soeur Camille.
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/ Molto 111/re Signora sorella, La morte del nostro nipote �
me non ha dato fastidio, perche io sempre temevo di qualche mala
riuscita, essendo giovane poco maturo,et assai di suo capo, onde
bevendolo Iddio tirato cosi presto � se, ho ringratiato Iddio,che
jrhabbia liberato lui di pericolo,et me di timore; et � ci� lei in
tenda, che poco giuditio haveva, consideri che senza volermi far
consapevole delle sue cose, ha lasciato piu di due milia scudi di
debito: et pure io l'havevo provisto di letto con trabacca honorata,
et di piu vesti,et di libri: onde poteva con dugento scudi di piu
/Emettersi in ordine, et cosi molti piangeranno per non potersi paga
re: et io, se bene non sono obligato, per charit� bisognerai,che
paghi piu oentinara di scudi.
Il P.Rettore del collegio di Montepulciano mi ha detto,che V.S.
per non potere vestirsi di scoruccio, non esce di casa. Io gli man-
/Tdaria il panno, ma non so quando haver� commodit� di mandarlo, et
perche il cotone non si f� � Roma, ma viene di Fiorenza,� dalla
Marca, per� qua � molto caro,pagandosi piu gabelle; et per questo
giudico piu espediente, che lei lo compri cost�,et taccisi far cre
denza per poco tempo, e scriva qua la spesa,che ha fatta, che gli
mander� li denari per il Vetturale, quando verr�. Con questo mi ha
ancora detto il P.Rettore, che lei pretendeva dal Vescovo non so che
cortine, ma bisogna haver patienza, perche tutta la robba sua � in
camerata, et se si potr� haver qualche cosa per pagare qualche da-
bito di Medici,� medicine,� salario #di servitori,non sar� poco.
Iddio la consoli,et conservi. Di Roma li 26 di Novembre 16l6.
Di V.S. fratello aff.mo Il Card/le Bellarmino.
(adresse): Alla m/to ill/re Sig/ra sorella, la Sig/ra Camilla Bel
larmin!,ne Burratti
(cachet)
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Montepulciano.
Mss. Cervini 54 fol.50. Orig. autogr.