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Ill.mo e R.mo Signore colendissimo<lb/>
Pise,10 mai 1615. Christophore_Paponl_�_Bellarmin^ _ _ ^^72
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Sendo publica voce e fama che V.S. Ill.ma e R.ma si per vita esemplare come per dottrina saldo scudo e sicura difesa della santa fede, per questo à lei ho risoluto d'inviar la prima copia d'una lettera conferitami, non senza mio gran contento e maraviglia, da un'amico, il quale con qualche ragione desidera di starsene incognito, fin tanto ch'egli vegga d'haver trovato (come egli propone) gli aiuti sufficienti al suo bisogno in così grande impresa. Io intanto, semplice dottor di leggi non posso dir'altro, se non per viscera Jesu Christi supplicarla di grata risposta e benigno aiuto conforme al buon desiderio di questo amico e per quant'io spero à benefitio universale di Santa Chiesa. E baciandole con ogni reverenza la sacratissima veste, le prego dall'Altissimo il colmo d'ogni felicità.
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Di Pisa, li X di maggio 1615.<lb/>
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Di V.S. Ill.ma e R.ma<lb/>
Di Pisa,li X di maggio 1615. Di V.S.Ill/ma e R/ma
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Humilissimo servo<lb/>
Humilissimo servo Christoforo Paponi.
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Christoforo Paponi.
Adsit veritas. Lectori Sapienti C.P.D.S. Ego quidem sapientiam non profiteor, sed tamen spero me vera sapientiae principia ex mera Dei liberalitate eccepisse, ex quibus ut altissimas ac pen� ineffabiles conclusiones colligere valeamus, multorum scientissimorum auxilio me indigere cognosco. Ex his autem illos huic muneri idoneos fore non dubito, qui cunctis vel aliquibus -^^ex meis quaesitis opportunum aliquod responsum dederint ad laudem et gloriam domini nostri Jesu Christi et ad exaltationem suae sanctae ecclesiae.
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Vale, Pisis 8 maii16l5. Quaesita
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Adsit veritas. Lectori Sapienti C.P.D.S. Ego quidem sapientiam non profiteor, sed tamen spero me vera sapientiae principia ex mera Dei liberalitate eccepisse, ex quibus ut altissimas ac penè ineffabiles conclusiones colligere valeamus, multorum scientissimorum auxilio me indigere cognosco. Ex his autem illos huic muneri idoneos fore non dubito, qui cunctis vel aliquibus ex meis quaesitis opportunum aliquod responsum dederint ad laudem et gloriam domini nostri Jesu Christi et ad exaltationem suae sanctae ecclesiae.<lb/>
1. Quo ordine enumerabimus in diatonico naturali veras proporti nes cuiusque intervalli simplicis absque dlla laesione perfectae harmo-
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1. Quo ordine enumerabimus in diatonico naturali veras proporti nes cuiusque intervalli simplicis absque dlla laesione perfectae harmoniae?
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Ill.mo e R.mo Signore colendissimo
Sendo publica voce e fama che V.S. Ill.ma e R.ma si per vita esemplare come per dottrina saldo scudo e sicura difesa della santa fede, per questo à lei ho risoluto d'inviar la prima copia d'una lettera conferitami, non senza mio gran contento e maraviglia, da un'amico, il quale con qualche ragione desidera di starsene incognito, fin tanto ch'egli vegga d'haver trovato (come egli propone) gli aiuti sufficienti al suo bisogno in così grande impresa. Io intanto, semplice dottor di leggi non posso dir'altro, se non per viscera Jesu Christi supplicarla di grata risposta e benigno aiuto conforme al buon desiderio di questo amico e per quant'io spero à benefitio universale di Santa Chiesa. E baciandole con ogni reverenza la sacratissima veste, le prego dall'Altissimo il colmo d'ogni felicità. Di Pisa, li X di maggio 1615.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
Humilissimo servo
Christoforo Paponi.
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Adsit veritas. Lectori Sapienti C.P.D.S. Ego quidem sapientiam non profiteor, sed tamen spero me vera sapientiae principia ex mera Dei liberalitate eccepisse, ex quibus ut altissimas ac penè ineffabiles conclusiones colligere valeamus, multorum scientissimorum auxilio me indigere cognosco. Ex his autem illos huic muneri idoneos fore non dubito, qui cunctis vel aliquibus ex meis quaesitis opportunum aliquod responsum dederint ad laudem et gloriam domini nostri Jesu Christi et ad exaltationem suae sanctae ecclesiae.
Vale, Pisis 8 maii 1615.
Quaesita
1. Quo ordine enumerabimus in diatonico naturali veras proporti nes cuiusque intervalli simplicis absque dlla laesione perfectae harmoniae?
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