Page:EBC 1615 05 10 1572.pdf/2

From GATE
This page has been proofread

2. Quomodo inveniemus maximum numerorum absque iniuria Philosophi?
3. Qua ratione computabimus numerum, 666, à vera sapientia non aberrantes ?
---page break---
Address (on fol. 60v):
All'Ill.mo et R.mo Sig.r Col.mo il Sig.r Cardinale Bellarmino
Roma
---page break---
Draft autograph reply (on fol. 58v):
Molto Ecc.te Signore, ho considerato li tre quesiti proposti:
et quando al primo del Diatonico, credo che sia impossibile assolutamente quello che si domanda, perche pare che implichi contradittione. Quanto al secondo del numero massimo, parlando formalmente, non credo che il numero massimo si possa dare, poichè in qualsivoglia numero, aggiongendo uno, il numero cresce et questo procede in infinito; ma parlando del numero materiale delle cose create. Iddio solo sà qual sia il numero massimo.[1] Quando al terzo del numero 666, che fa il nome di Antichristo, si sono date finora moltissime interpretationi, ma qual sia la vera è impossibile saperlo senza divina revelatione, prima che Antichristo comparisca et si notifichi al mondo il suo nome: et così lo dice Santo Ireneo antichissimo espositore di questo numero. Quello che io potrei dire di più l'ho scritto nel terzo libro de Pontifice cap. 10, dove chi vole lo potrà leggere. Aggiongo per ultimo che io non mi posso imaginare che dalla soluzione di questi tre quesiti si possino raccorre altissime et quasi ineffabili conclusioni. Pure mi rimetto a chi sà più di me; et à V.S. mi raccomando.
Di Roma li 16 di maggio 1615

Di V.S.

  1. These additions are in Bellarmine's own hand.