Bergamo,20 nov.l6l3. G�ov.P.Almer�n� � Bellarmin.
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/ Ill/mo et R/mo Signore colendissimo.
Di nuovo invio � V.S.Ill/ma il salmo gi� visto, accresciuto et qualche poco hora da me dilatato, affine eh'essa � suo bel commodo veda et gusti il saggio dell'opera, mia, il qual'totalmente voglio jTche da V.S.Ill/ma sia castigato coll'avvertirmi solamente, perche
so ch'� occupatissima, posciache con la sua melliflua et soda dot
trina � pr� di santa Chiesa del continuo v� essercitando li talenti
che Sua D/a Maest� � lei ha liberalmente concessi. Gli stampatori
di Brescia,c'hanno veduto i� mentovato salmo, ma nudo, m'hanno scri-
/^tto in nome di molti valent'huomini che la fatica mia sar� gratis
sima al mondo, oltrache anco quasi tutti i nostri in ci� convengono;
et altres� mi d� � credere che V.S. Ill/ma tacitamente, per havermi
data facolt� et per haver'anch'io sempre chiedatele conseglio,sia di simigliente parere. Con che inchinevolmente bacciando � V.S.Ilima
/^^il lembo delle sacre vesti, pregole da Dio il guiderdone dell'opra
sue.
Di Bergamo li xx di novembre MDCxiij
Di V.S.Ill/ma et R/ma
Humilissimo servo
Giovan Paolo Almerini.
V^Arch.Vatic.Gesuiti 17 fo.4 8 . Orig. autogr. (suivi sur la meme feuille de la minute dela r�ponse de B.)