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Montepulciano,10 nov.l6l3* Antoine Cervini � ^Bellarmin.

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/ Ill/mo et R/mo Sig/or padrone colend/mo Mi � stato di gran contento intendere che Francesco Maria (quale arriv� qua Venerdi sera con buona salute) sia riuscito ben creato, et di sodisfatione � V.S.Ill/ma alla quale mia consorte et io ren^Tdiamo molte gratie, de favori et cortesie che per sua benignit� gli � piaciuto fare � lui et � Marcello, che tutto riceviamo dalla li beralit� di V.S.Ill/ma, la quale non potendo ricompensare come vor rei, pregare Dio che per me ne sia � lei largo remuneratore. Et quanto alli miei figlioli replicher� che desidero che V.S.Ill/ma /^si degni disporne a modo suo; per� non ponga dubbio alcuno che � m mia consorte et � me sarebbe non solo di sodisfactione ma favore che seguisse matrimonio tra la Sig/ra Maria sua nipote et Francesco Maria mio figliolo con buona gratia di V.S.Ill/ma et del Sig/or Thommaso, il quale come padre e dovere che si sodisfaccia di acco/y*modare � suo modo la figliola, et perche intendo che � alieno da me in questo caso, mi maraviglio, non sapendo che ne possa bavere oc casione alcuna ne da me ne da altro di mia famiglia essendo esso stato sempre da tutti noi honorato e riverito come dovanoJ Et quan to al cercare altro partito, saria presuntione la mia il credere ^ y d i trovarlo migliore si come altre volte ho scritto � V.S.Ill/ma. Quanto � Marcello, e dovere che dia loco alli Sig/ri nipoti di V.S.Ill/ma et � suo tempo venendo essi � Roma si ritiri in qualche casa vicina et attenda a suoi studiii sotto l'ombra et benigna protettione di V.S.Ill/ma dalla presentia et monitioni della quale ri^^"cever� piu giovamento e stimulo di far profitto nelle virt�, che non non farebbe sotto la continua cura d'altri, lontano da lei in qual sivoglia citt� del mondo. Pero io son resoluto che Marcello conti nui li suoi studii in Roma non solo per la causa sopradetta, ma an cora perche vedo per esperienza che l'aria di essa gli conferisce assai, et egli ci vive contentissimo stando in buona gratia di V.S.