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Ill. mo et R. mo Sig. or padrone colend. mo
Mi è stato di gran contento intendere che Francesco Maria (quale arrivò qua Venerdi sera con buona salute) sia riuscito ben creato, et di sodisfatione à V.S. Ill.ma alla quale mia consorte et io rendiamo molte gratie, de favori et cortesie che per sua benignità gli è piaciuto fare à lui et à Marcello, che tutto riceviamo dalla liberalità di V.S. Ill.ma, la quale non potendo ricompensare come vorrei, pregaro Dio che per me ne sia à lei largo remuneratore. Et quanto alli miei figlioli replicherò che desidero che V.S. Ill.ma si degni disporne a modo suo; però non ponga dubbio alcuno che à mia consorte et à me sarebbe non solo di sodisfactione ma favore che seguisse matrimonio tra la Sig.ra Maria sua nipote et Francesco Maria mio figliolo con buona gratia di V.S. Ill.ma et del Sig.or Thommaso, il quale come padre e dovere che si sodisfaccia di accomodare à suo modo la figliola, et perche intendo che è alieno da me in questo caso, mi maraviglio, non sapendo che ne possa havere occasione alcuna ne da me ne da altro di mia famiglia essendo esso stato sempre da tutti noi honorato e riverito come dovano? Et quanto al cercare altro partito, saria presuntione la mia il credere di trovarlo migliore si come altre volte ho scritto à V.S. Ill.ma.
Quanto à Marcello, e dovere che dia loco alli Sig. ri nipoti di V.S. Ill.ma et à suo tempo venendo essi à Roma si ritiri in qualche casa vicina et attenda a suoi studii sotto l'ombra et benigna protettione di V.S. Ill.ma dalla presentia et monitioni della quale riceverà piu giovamento e stimulo di far profitto nelle virtù, che non non farebbe sotto la continua cura d'altri, lontano da lei in quasivoglia città del mondo. Pero io son resoluto che Marcello continui li suoi studii in Roma non solo per la causa sopradetta, ma ancora perche vedo per esperienza che l'aria di essa gli conferisce assai, et egli ci vive contentissimo stando in buona gratia di V.S.