Rome,16 juill.l6l3. Bellarmin �
Cervini.
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/ Molto 111.re Sig.or Nipote, Ringratio V.S. del vino,il quale credo che sar� buono, ma mi pare, che poneva far di meno, non si trovando qua � goderlo insieme con noi. Mando un libro legato al Sig.or Padre, che cosi sono stato solito d. A V.S. pensavo servarlo ! ^*qua, ma poich� l'Abbate mio Nipote mi dice, che V.S. voleva haverlo bora, per� lo mando, ma sciolto, si perche non ci � tempo di legar lo, si per non far'adirare il sig.or Alessandro, se lui l'havesse hauto sciolto,et V.S. legato. Non ho altro, che comandargli, se non che si goda il fresco, et /^procuri star sano,et gagliardo per incominciar'il terzo anno del corso. Se il sig.or Francesco Maria havesse tentazione di veder Roma, potria venire, quando V.S. ritornar�, et starsene qua otto giorni. Saluti da parte mia il sig.or Padre, et la sig.ra Madre,et tutti /^"di casa. Di Roma li 16 di luglio 1613. Di V.S. zio amorevoliss.o Il Card.Bellarmino.
(Adr.) Al m.to ili.re sig.or nipote,il Sig.or Marcello Cervini.
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Al Vivo.
(cachet)
Mss. Cervini 53 fol.87. Origin. autogr.