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Illustre et Molto Rev. Signore.
Mi dispiace delli disturbi di V.S. di suo fratello et di di tutti l'altri carcerati per causa di cotesta unione, ma spero che non sentiranno danno alcun, e che ben presto se ne ritorneranno. Io sto aspettando che l'Abbate mio Nipote mi scriva qualche cosa, già che è andato dalla Serenissima Madonna, per ... poi pigliare quell'espediente che sara necessario, per il buon fine di cotsti disturbi. Intantno V.S. non si affanni nè di suo fratello, nè d'altro, che spero di rimediare ad ogni cosa, et che il Signore la contenti.