1022 Rome,3 dicembre 1610. M�moire de Bellarmin au Card.Lanfranco.
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/ Ill"� et E"� Sig�^ mt. .6."�
Nel consister� passato N.S^^ mi comand�, che io desse � V.S.
111^^ l'infrascritto ricordo.
Che si scrivesse al vescovo di Montepulciano, nuntio in Fran-
JToia, che^w qua si era inteso,come in Parigi si trattava di scrive- 16 re un libro centra la risposta del Card Bellarmino � Gulielmo
Barolai, et che si giudicava bene, che sua Sigf^^
ne desse
conto alla regina,et al cancelliere, � �chi fusse di bisogno, con fargli capaci, che nel libro del Cardle Bellarmino non ci � nuova
/^dottrina, ma quella che hanno sempre insegnato tutti li dottori
catholici. Item che il suddetto cardinale e stato forzato � scri
vere quel libro per difendere la
chiesa, et se stesso dalle ca
lunnie di Gulielmo Barclaio. Item, che il libro del Barclai e sta
to stampato in Inghilterra da heretici, et che per� sar� non poco
scandalo, che in Francia si pigli la difesa di un libro simile. F
Finalmente, che se si scrive in Francia centra della risposta del cardle Bellarmino, non mancar� egli stesso, et forse altri ancora
di replicare: et cosi nascer� una nuova guerra,et contesa fra li
scrittori italiani et francesi con allegrezza de gl'heretici, con-
tro de quali fin'hora sono stati uniti.
Questo � quanto dovevo far sapere � V.S.111^^ alla quale fo
humiliss^ riverenza. Di casa li 3 di Decembre 1610.
Di V.S.Ill"^ et R^^
Humiliss� servitore
Il Card. Bellarmino.
All'ill^^ et R^� Sig�^ mio oss^^, il Sig�^ Card^^ Lanfranco.
Barberini. Lat.6458, fol.28. Autogr.
(intus) :
Memoria per l'illmo Sig�^ Card^^ Lanfranco.
Vati. Lat.9065 fol.112. copie.