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Rome,11 octoBre 1608. Bellarmin � son fr�re Thomas.
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Molto ill.re Sig.r fratello. Ho due lettere sue, del 25 di settembre e del 5 d'ottobre. Quanto alla prima, ms. Ottaviano della Ciaia non è in lista dei nominati dal Gran Duca per Chiusi, e io lo so perchè ho vista la lista. Ma V.S. tenga questo in se, a ciò non si lamenti chi me l'ha mostra. Ma se era in lista, speravo farlo riuscire.<lb/>
 
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Quanto alla seconda, mi meraviglio che V.S. scriva che i parrocchiani di S.ta Mustiola in nessun modo possono intendere di avere il Veterano per padrino; eppure, quando io scrissi che si esplorasse la volontà dei cittadini di dare l'entrate di S.ta Mustiola al capitolo e unire la parrocchia di S.to Bernardo a quella di S.ta Mustiola, e lasciare la chiesa di S.to Bernardo alle monache, V.S. scrisse che i parrocchiani di S.ta Mustiola erano contentissimi. Già la cosa è finita, la bolla è segnata e si attende alla spedizione. E perchè il Papa non voleva far niente senza il consenso del padrino, è bisognato contentarlo di molte cose. Se io avessi saputo a tempo che i parrocchiani di S.ta Mustiola e di S.to Bernardo non si contentavano, avrei lasciato il partito, se bene era utilissimo, perchè non voglio far bene a chi non vole. Il credere che si poteva levare il padrino di S.to Bernardo e mettere un'altro in S.ta Mustiola, tal che quello di S.to Bernardo non avesse dove esercitare la cura o si potesse privare senza colpa, è del tutto vano; come anche unire la parrocchia di S.ta Mustiola con la cura dell'anime al capitolo era poco meno che impossibile, e le monache non avrebbero avuto la chiesa. Insomma la cosa è fatta: se piace, bene; se non piace, pazienza. Ben mi dispiace trovare nella patria quel la resistenza che non ho trovato in Capua, dove ho fatto più unioni di parrocchie, e nessuno ha detto parola.<lb/>
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Quanto alla casa de padri Gesuiti, che ora abita nostra sorella, non ci sarà difficoltà, e se ci sarà, la spianerò io. Ma dovendo partire Camilla da quella casa, bisognerà pensare dove si
 
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/ Molto �ll^^ Sig^ fratello. Ho due lettere sue, delli 25 di set tembre et delli 5 d'ottobre. Quanto alla prima, ms.Ottaviano della Ciaia non in lista de'nominati dal Gran Duca per Chiusi, et io 10 so perche ho vista la lista. Ma V.S. tenga questo in se, � ci�
 
jT non si lamenti chi me l'ha mostra. Ma se era in lista,speravo farlo riuscire. Quanto alla seconda, mi maraviglio che V.S. scriva che i parrochiani di S^^^ Mustiola in nessun modo possano intendere di bavere 11 Veterano per padrino; et pure, quandu io scrissi che si esplo-
 
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/ ^ E t perche il Papa non voleva far niente senza il consenso del pa drino, bisognato contentarlo di molte cose. Se io havessi saputo tempo che i parrochiani di S^^ Mustiola et di S^� Bernardo non si contentavano, haveria lassato il partito, se bene era utilissi mo, perche non voglio far bene a chi non vole. Il credere che si poteva levare il padrino di S^� Bernardo et mettere un'altro in S^^ Mustiola, tal che quello di S^�^ Bernardo non havesse dove essercitare la cura si potesse privare senza colpa, del tutto vano; come anco unire la parrochia di S^^^ Mustiola con la cura dell'anial capitolo era poco meno che impossibile, et le monache non havariano hauto la chiesa. In somma la cosa fatta: se piace, bene; se non piace, patienza. Ben mi dispiace trovare nella patria quel la resistenza che non ho trovato in Capua, dove ho fatto pi� unioni di parrochie, et nessuno ha detto parola. Quanto alla casa de padri Gesuiti, che hora habita nostra sorella, non ci sar� difficult�, et se ci sar�, la spianar� io. Ma dovendo partire Camilla da quella casa, bisognar� pensare dove si
 
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Molto ill.re Sig.r fratello. Ho due lettere sue, del 25 di settembre e del 5 d'ottobre. Quanto alla prima, ms. Ottaviano della Ciaia non è in lista dei nominati dal Gran Duca per Chiusi, e io lo so perchè ho vista la lista. Ma V.S. tenga questo in se, a ciò non si lamenti chi me l'ha mostra. Ma se era in lista, speravo farlo riuscire.
Quanto alla seconda, mi meraviglio che V.S. scriva che i parrocchiani di S.ta Mustiola in nessun modo possono intendere di avere il Veterano per padrino; eppure, quando io scrissi che si esplorasse la volontà dei cittadini di dare l'entrate di S.ta Mustiola al capitolo e unire la parrocchia di S.to Bernardo a quella di S.ta Mustiola, e lasciare la chiesa di S.to Bernardo alle monache, V.S. scrisse che i parrocchiani di S.ta Mustiola erano contentissimi. Già la cosa è finita, la bolla è segnata e si attende alla spedizione. E perchè il Papa non voleva far niente senza il consenso del padrino, è bisognato contentarlo di molte cose. Se io avessi saputo a tempo che i parrocchiani di S.ta Mustiola e di S.to Bernardo non si contentavano, avrei lasciato il partito, se bene era utilissimo, perchè non voglio far bene a chi non vole. Il credere che si poteva levare il padrino di S.to Bernardo e mettere un'altro in S.ta Mustiola, tal che quello di S.to Bernardo non avesse dove esercitare la cura o si potesse privare senza colpa, è del tutto vano; come anche unire la parrocchia di S.ta Mustiola con la cura dell'anime al capitolo era poco meno che impossibile, e le monache non avrebbero avuto la chiesa. Insomma la cosa è fatta: se piace, bene; se non piace, pazienza. Ben mi dispiace trovare nella patria quel la resistenza che non ho trovato in Capua, dove ho fatto più unioni di parrocchie, e nessuno ha detto parola.
Quanto alla casa de padri Gesuiti, che ora abita nostra sorella, non ci sarà difficoltà, e se ci sarà, la spianerò io. Ma dovendo partire Camilla da quella casa, bisognerà pensare dove si
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