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Rome,28 aou^ 1608. ___ Bellarmin_� son fr�re Thomas.
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Molto ill.re Sig.r fratello. Mi sono poi informato meglio intorno al negozio del Sig.r Giovanni Andrea Rico, e trovo che non si usa far bolla ne patente per erezione della cappella, ma basta che il vicario accetti nell'officio l'offerta ohe gli vien fatta, e così scriverò al Sig.r vicario che faccia l'officio suo, e insieme gli darà ordine che faccia la bolla al presentato dal Sig.r Giovanni Andrea, avendolo prima esaminato, se non gli constasse della sua sufficienza; e così uscirò dal dubbio dei titoli, perchè vedo che pretendono l'ill.mo, il quale titolo io non gli potevo dare.<lb/>
 
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I canonici desiderano che la parrocchia di S.ta Mustiola si unisca al capitolo, per esser poverissimo, e il fratello del vescovo da la parola che il vescovo si contenterà. La cosa sarà difficile e di spesa; pure N.Sig.re non è alieno, parendogli troppo indecente che il capitolo di una cattedrale sia così meschino.<lb/>
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La cappella di messer Christophoro Rughesi subito fu data a Ottaviano Urbanelli servitore del Sig.r Rampaccio, che sta con il duca di Sora. Erano tre che la domandavano al Papa, ma questo era favorito dal duca, e a me non parve di impedirlo, poi che l'aveva impedito nell'altra, la quale aveva del certo, se io non l'impedivo. L'arcidiano, che la desiderava, venne troppo tardi.<lb/>
 
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Messer Bartolatto mi scrive che è stato eletto per andare alle nozze del principe, e che però io lo vesta e gli dia denari per il viaggio. Mi meraviglio di chi l'ha eletto, e di lui che ha accettato. Io non pretendo dargli niente, parte perchè non posso, e parte perchè non voglio spendere la roba della chiesa in cose non necessarie. V.S. farebbe bene di esortarlo a non andarvi, scusandosi con qualche pretesto, e, se non ha altro pretesto, con dire che non ha il modo; e se poi voi andare, farà bene a non si pubblicare per mio cognato, se bene di questo poco mi curo, perchè non mi vergogno di aver parenti poveri, essendo ancor'io nel mio grado assai povero. Quando gli bastasse una dozzina di scudi, forse glieli manderei; ma
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Messer Bartolatto mi scrive che stato eletto per andare alle
 
 
 
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il viaggio. Mi maraviglio di chi l'ha eletto, et di lui che ha ac
 
 
 
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Molto ill.re Sig.r fratello. Mi sono poi informato meglio intorno al negozio del Sig.r Giovanni Andrea Rico, e trovo che non si usa far bolla ne patente per erezione della cappella, ma basta che il vicario accetti nell'officio l'offerta ohe gli vien fatta, e così scriverò al Sig.r vicario che faccia l'officio suo, e insieme gli darà ordine che faccia la bolla al presentato dal Sig.r Giovanni Andrea, avendolo prima esaminato, se non gli constasse della sua sufficienza; e così uscirò dal dubbio dei titoli, perchè vedo che pretendono l'ill.mo, il quale titolo io non gli potevo dare.
I canonici desiderano che la parrocchia di S.ta Mustiola si unisca al capitolo, per esser poverissimo, e il fratello del vescovo da la parola che il vescovo si contenterà. La cosa sarà difficile e di spesa; pure N.Sig.re non è alieno, parendogli troppo indecente che il capitolo di una cattedrale sia così meschino.
La cappella di messer Christophoro Rughesi subito fu data a Ottaviano Urbanelli servitore del Sig.r Rampaccio, che sta con il duca di Sora. Erano tre che la domandavano al Papa, ma questo era favorito dal duca, e a me non parve di impedirlo, poi che l'aveva impedito nell'altra, la quale aveva del certo, se io non l'impedivo. L'arcidiano, che la desiderava, venne troppo tardi.
Messer Bartolatto mi scrive che è stato eletto per andare alle nozze del principe, e che però io lo vesta e gli dia denari per il viaggio. Mi meraviglio di chi l'ha eletto, e di lui che ha accettato. Io non pretendo dargli niente, parte perchè non posso, e parte perchè non voglio spendere la roba della chiesa in cose non necessarie. V.S. farebbe bene di esortarlo a non andarvi, scusandosi con qualche pretesto, e, se non ha altro pretesto, con dire che non ha il modo; e se poi voi andare, farà bene a non si pubblicare per mio cognato, se bene di questo poco mi curo, perchè non mi vergogno di aver parenti poveri, essendo ancor'io nel mio grado assai povero. Quando gli bastasse una dozzina di scudi, forse glieli manderei; ma
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