Rome,21 mare 1608.
Bellarmin � aon'fr�re Thomas.
751
/ Molto illustre Sig fratello. Ho due lettere sue, perche il procaccio passato non arriv� qua prima di domenica. L'istesso pro caccio gi� forse bavera restituite le vinti piastre, perche part� di qua martedi, et se arriver� � Fiorenza senza poter mostrare la ^^riceuta, sar� subito carcerato in Fiorenza per ordine del mastro delle poste; ma credo che non vorr� per vinti piastre perder la gratin del mastro delle poste et esser punito per furto. Per ms. Antonio Puccini si manda l'ordine al Sig^ vicario di dargli licen za di stare in Montepulciano durante la sua indispositione. 7^7 II priore di s Maria de Servi � ricorso tardi con il suo me moriale, perche poco prima si era nella congregatione risoluta la lite � favore de Franciscani. Al mastro de suoi figlioli non si mancar� di aiuto, quando venga l'occasione. Ho visto la licenza data dal vicario all'ar- /ychidiacono di essaminarsi, et credo che l'arcidiacono non habbia passato l'ordine, ne di questo si lamenta il cavaliere, ma si la menta del vicario che habbia dato licenza ad un'ecclesiastico di essaminarsi nel foro seculare in causa criminale; il che non si d deve permettere, se non per difesa in cose gravissime et dove non si offenda nessuno. Et saria stato meglio non dare tal licenza,non essendo cosa tanto necessaria et dovendosi portar rispetto � casa Tarugi, almeno per riverenza del sig^ cardinale di Siena. Si fece mentione del compromesso nella lite di ms.Giulio Maccarino et ms. Papi, perche essi mi scrissero che desideravano accordarsi et non litigare piu; ma gi� che ms.Giulio non pu� consentire senza il placet di monsignor arcivescovo di Pisa,non ci si far� altro. Ho ricanto l'approbatione che V.S. manda de capitoli per l'eretticne della collegiata; ma li capitoli nuovi non li ho visti, perche il Turco mi offerse certi capitoli, ma non disse chefussero nuovi � riformati, per� non li presi,pensando ohe fussero l'istessi che gi� havevo. Lo far� chiamare et vedr� che cosa porti. Con ques to saluto tutti di casa. Di Roma li 21 di marzo 1608. etc.de solito
